In un sabato strano, un sabato di metà settembre, il virus ha ripreso a diffondere pericolosamente i suoi miasmi nell'aria che respiriamo. E in un solo giorno, l'Asp di Cosenza ha certificato nove persone entrate in contatto col virus. Per una donna di 61 anni l'urto è stato più violento, probabilmente per la presenza di altre patologie concomitanti, ed è finita nel reparto di Malattie infettive. Poi, però, in serata, le porte dell'“Annunziata” si sono riaperte per accogliere un'altra donna, una settantaduenne, che è la moglie del paziente zero di Buonvicino, uno dei tre ricoverati in terapia intensiva. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Cosenza