C’è una prima svolta nelle indagini per la morte del quarantenne Ginju Ciprian, di nazionalità rumena, avvenuta lunedì mattina nella sua abitazione nella frazione di La Mucone ad Acri. Ad essere fermato nella tarda serata di ieri il figlio della vittima, Sandu Catalin.
Dai fatti riferiti dalla moglie dell’uomo alle forze dell’ordine è infatti emerso come domenica sera ci sia stata una terribile lite tra i due conclusasi con alcuni colpi al viso inferti dal figlio al padre.
L’uomo, terminata la lite, si sarebbe poi messo a letto per non svegliarsi più. Ad accorgersi che era morto la moglie la quale, intorno alle sette circa di lunedì mattina, ha lanciato l’allarme. Sarà adesso l’esame autoptico sul corpo della vittima a chiarire le ragioni del decesso stabilendo se quei colpi al viso sono stati o meno fatali.
Secondo quanto ricostruito, il giovane avrebbe strattonato il padre fino a portarlo nel giardino di casa, dove, a seguito di uno spintone, lo ha fatto rovinare a terra sbattendo violentemente la testa. Privo di sensi, veniva condotto dal figlio all’interno dell’abitazione.
Era la compagna del Ginju a lanciare l’allarme solo la mattina seguente, un volata accortasi che quest’ultimo era privo di vita. Sandu Catalin, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Cosenza.
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