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Sentenze pilotate in favore del boss di Rende, Petrini conferma tutto al gip di Salerno

Marco Petrini (a destra)

Il giudice Marco Petrini ha confermato tutto. L'ex presidente della Corte di assise di Catanzaro ha raccontato al gip di Salerno, Giovanna Pacifico, di aver ricevuto in più occasioni somme di denaro dagli avvocati Marcello Manna e Luigi Gullo del foro di Cosenza.

Il togato, sospeso dalle sue funzioni, ha indicato luoghi e circostanze della dazioni di denaro ricevute da due penalisti. Anzi, ha addirittura rivelato che in una delle occasioni ha ricevuto banconote in tagli da 100, 50 e 200 euro. Petrini ha spiegato di essersi lasciato corrompere nei processi riguardanti il boss di Rende, Francesco Patitucci, che assolse dall'accusa di concorso nell'omicidio di Luca Bruni, "reggente" dell'omonima famiglia di Cosenza e in occasione del dissequestro dei beni di un imprenditore cosentino, Iuele, che erano stati in precedenza "sigillati" dal Tribunale di Cosenza.

Petrini ha risposto alle incalzanti domande poste dagli avvocati Armando Veneto, Gianluca Garritano e Michele Tedesco senza tuttavia cadere in contraddizioni. Il magistrato che con Manna, Gullo e Patitucci è indagato per corruzione in atti giudiziari, è difeso dagli avvocati Francesco Calderaro e Filomena La Gamma del foro di Castrovillari.

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