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Cosenza, la più grande campagna di vaccinazione influenzale senza... vaccini

«Una campagna di vaccinazione influenzale senza precedenti, con una copertura vicina al 75% della popolazione». Previsioni euforiche del Servizio sanitario di qualche giorno fa. Nessuno, però, avrebbe immaginato di impattare con la realtà sanitaria del Cosentino che mostra mille falle. L'inizio della profilassi, previsto per il 15 ottobre, è slittato, inevitabilmente, a data da destinarsi. Problemi diversi hanno impedito l'avvio regolare delle somministrazioni. Nel centro Asp di via delle Medaglie d'oro, ad esempio, la prevista seduta è saltata per mancanza del servizio di vigilanza. Il commissario dell'Asp Bettelini non avrebbe implementato il contratto con la società che detiene l'appalto e, inevitabilmente, il necessario “extra” è rimasto scoperto.

Ma non c'è solo il problema dei vigilanti a frenare l'avvio della campagna di vaccinazione sollecitata per ridurre il rischio covid. Lo stop forzato è, soprattutto, conseguenza di scorte già esaurite. Medici di base e pediatri di libera scelta sono stati costretti a rinviare gli appuntamenti con gli assistiti. Il tema delle dosi introvabili di siero antinfluenzale è stato il canovaccio della riunione della Commissione consiliare sanità, presieduta da Maria Teresa De Marco.

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Cosenza

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