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Infiltrazioni d'acqua e farmaci scaduti: ecco i reparti controllati all'Annunziata di Cosenza

Anomalie gravi. Riscontrate dai carabinieri del Nas e dagli specialisti dello Spisal di Catanzaro all'interno del più grande ospedale della Calabria setttentrionale: l'Annunziata di Cosenza.

Il blitz compiuto per ordine del  procuratore capo, Mario Spagnuolo, ha consentito di rilevare una serie di criticità che si aggiungono a disagi antichi legati alla carenza di personale medico e paramedico e alla mancanza di risorse economiche adeguate.

I "tagli" disposti in questi anni e il commissariamento della Sanità hanno solo aggravato la situazione delle strutture pubbliche in tutta la regione. Il bilancio è assolutamente negativo e l'utenza non riesce ad avere le risposte, in termini di qualità e quantità, che meriterebbe nel quadro di una sanità moderna ed europea. Di "europeo" qui non c'è nulla se non la professionalità e l'abnegazione mostrata dal personale sanitario.

Le criticità all'Annunziata sono state rilevate nei reparti di Oncologia, Chirurgia toracica, Urologia, Ginecologia e Pronto soccorso. In particolare, pavimentazione non a norma, carenze di percorsi sporco-pulito e infiltrazioni d’acqua, occlusione delle vie di fuga e il non corretto posizionamento delle bombole d’ossigeno.

Attraverso Spisal, il Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza, dell’Asp di Catanzaro, verranno imposte delle prescrizioni all’Azienda ospedaliera di adeguare immediatamente alla normativa vigente, risolvendo le criticità riscontrate.

Nel reparto di Ginecologia inoltre, sono stati sequestrati dei farmaci scaduti, che non erano stati opportunamente separati da quelli in uso. Per questo motivo il responsabile del servizio di approvvigionamento farmaceutico del reparto è stato denunciato.

Il servizio Spisal inoltre dovrà pronunciarsi sull'idoneità delle sale parto ed ha chiesto alcuni giorni per la valutazione.

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