Contagi ancora in ascesa nella Presila casalina. A Casali del Manco e a Celico i casi di positività toccano rispettivamente quota 90 (81 domiciliati e 9 ospedalizzati), con due decessi (della casa alloggio di Spezzano Piccolo) e quota 40 (39 domiciliati e 1 ospedalizzato) con un decesso. A due settimane dalla dichiarazione di “zona rossa” dei due comuni, i numeri si sono all’incirca quintuplicati per Casali e raddoppiati per Celico. Rispetto alla scorsa settimana, raddoppiano anche i casi di San Pietro in Guarano, che passano da 21 a 42 (39 domiciliati e 3 ospedalizzati) con 3 decessi (uno risale alla prima ondata; gli altri due, di cui uno della locale casa di riposo, negli ultimi giorni). Il sindaco Francesco Acri fa rilevare che i casi sono circoscritti a pochi nuclei familiari e che, in ogni caso, “finora, non c’è stata alcuna interlocuzione con le autorità competenti al fine di valutare un eventuale provvedimento restrittivo generalizzato”. In aumento le positività delle “zone arancioni” di Rovito, dalle 33 del fine settimana a 42; di Spezzano Sila, da 48 a 49; di Zumpano, da 19 a 23. Complessivamente, vanno ben oltre le cento unità le quarantene per contatti. Centinaia e centinaia i test effettuati (150 quelli di ieri solo a Casali) e quelli di cui ancora non si conoscono gli esiti a distanza di oltre una settimana. Sono, invece, risultati tutti negativi i test sierologici effettuati a Pietrafitta (unico comune della zona risparmiato dal virus) dall’Asp (operatori la dottoressa Tina Torchiaro e l’infermiere Giuseppe Porco). Lo screening era stato richiesto, dal sindaco Antonio Muto “per le doverose verifiche cautelative” in un paese confinante con gli altri in emergenza. Sul fronte del Savuto, nell’unica “zona arancione” del territorio, sale la curva dei positivi da 20 a 23, mentre sono in corso i test sulle indicazioni dei tracciamenti ricavati dai 15 ragazzi mangonesi della media di Piano Lago, ai quali è stato riscontrato il contagio nei giorni scorsi. Analoghe verifiche sono in corso sui contatti avuti dagli altri 11 ragazzi positivi (6 di Paterno Calabro, 4 di Santo Stefano di Rogliano e 1 di Figline Vegliaturo) dello stesso plesso. A Santo Stefano e a Figline i casi aumentano rispettivamente di due e di una unità tra i residenti adulti. E’ praticamente al pieno dei ricoveri, con 13 degenti su 14 posti letto, l’ospedale di secondo livello Covid “Santa Barbara” di Rogliano, in grave carenza di personale. Ieri mattina, sono stati effettuati 100 test alla postazione drive-in distrettuale di Rogliano.