L'Ospedale da campo dell'Esercito a Cosenza potrebbe entrare in funzione nella prossima settimana, ma prima sarà necessario dotarlo di tutti i servizi necessari. Ed è a questo scopo che questa mattina, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, si è tenuto un nuovo briefing, presieduto dal Sindaco Mario Occhiuto e alla presenza dei vertici del team operativo dell'Esercito arrivato a Cosenza per coordinare le operazioni di allestimento della struttura: dal Brigadiere Generale, Roberto Nardone, al Colonnello Alfonso Zizza, direttore dell'ospedale militare di Messina, al Tenente colonnello Michele Ricci. Presenti al briefing anche la Protezione civile nazionale, con una nutrita rappresentanza di funzionari, il Dirigente generale del Dipartimento della Salute e Politiche sanitarie della Regione Calabria Antonio Belcastro, il Dirigente della Protezione civile regionale Fortunato Varone, il direttore sanitario facente funzioni dell'Azienda Ospedaliera Francesco Zinno, il Direttore sanitario del Presidio Unico, Salvatore De Paola e rappresentanti del Comitato regionale e provinciale della Croce Rossa Italiana. L'ospedale dell'Esercito, unitamente ai drive-through e a tutti i vari concorsi alla popolazione, rientra tra le iniziative messe in atto dal Ministero della Difesa. L'organizzazione è gestita dallo Stato Maggiore della Difesa, vede il coinvolgimento di tutte le Forze Armate dirette e coordinate dal Comando Operativo di Vertice Interforze di Roma (COI) per supportare il Paese in questo difficile momento di emergenza epidemiologica. “L'incontro di oggi – ha sottolineato il Sindaco Mario Occhiuto - è stato molto utile per mettere a fuoco tutte le questioni che riguardano i servizi essenziali per consentire di completare le operazioni di allestimento e l'entrata in funzione dell'Ospedale da campo”. Occhiuto ha preliminarmente ringraziato tutto il team operativo dell'esercito arrivato a Cosenza e “che sta lavorando senza sosta” e il Generale Antonio Battistini, Capo della Sanità militare dell’Esercito, “con il quale – ha detto ancora il Sindaco - ho avuto inizialmente quelle interlocuzioni propedeutiche alla realizzazione di questo progetto pensato per garantire una soluzione all'emergenza che stiamo vivendo”. Occhiuto ha, inoltre, aggiunto che “l'ospedale militare sarà sostanzialmente un reparto distaccato dell'Ospedale di Cosenza, ma in stretto contatto con il nosocomio dell'Annunziata. Avrà posti per i pazienti di media intensità e sarà dotato di un laboratorio di radiologia, un laboratorio clinico e di quello che processerà i tamponi. E' importante, infatti, in questa fase – ha aggiunto il primo cittadino - insistere sui tamponi, non solo quelli molecolari, ma anche i rapidi. Lunedì – ha ricordato Occhiuto - arriverà a Cosenza il Ministro Boccia per effettuare un sopralluogo all'Ospedale da campo, in corso di allestimento. L'Esercito ha messo a disposizione la struttura per tutta la provincia di Cosenza, per alleviare la pressione sofferta dal nostro Ospedale Hub, l'Annunziata. A chi insiste per la riapertura degli ospedali periferici che sono stati chiusi, dico che sono d'accordo e ricordo di aver fatto una richiesta del genere molto tempo fa e che è rimasta senza seguito. L'Ospedale militare non è una panacea per il futuro, ma è una garanzia per la situazione di emergenza in atto, proprio a causa delle mancate riaperture delle strutture esistenti che, in molti casi, necessitano ora di tempo, attrezzature e personale sanitario. Quella dell'ospedale militare da campo è una soluzione per l'emergenza, per evitare che possano morire altre persone, o perché non sono adeguatamente curate o perché non trovano posto, o, ancora, perché sono costrette a restare a lungo nel pronto soccorso. Ci fa piacere che durante la riunione di questa mattina i rappresentanti dell'Azienda Ospedaliera, Zinno e De Paola, abbiano mostrato particolare disponibilità e collaborazione. Viceversa – ha aggiunto Occhiuto - non possiamo dire altrettanto per l'ASP che avevamo invitato, ma che non si è presentata. Noi ci prepariamo per l'emergenza. Auspichiamo che non ci sia bisogno di ricorrere alla struttura che stiamo allestendo, ma questa idea è a salvaguardia della popolazione. Se l'emergenza si attenua o finisce, benissimo, saremo i primi a gioirne e la struttura potrà essere smontata e trasferita in luoghi dove c'è più bisogno”. “Per rendere operativo l'Ospedale da campo – ha poi sottolineato il Brigadiere Generale dell'Esercito Roberto Nardone - abbiamo bisogno che tutto il contorno sia funzionante, anzitutto che venga rifornito di ossigeno. La data di apertura – ha riferito Nardone - è vincolata alla presenza di tutti i servizi tecnici che sono collegati con l'Ospedale”. Oltre all'ossigeno, indispensabile per gli ammalati di Covid - ai militari sarà fornita tutta un'altra serie di servizi di carattere logistico dall'Azienda Ospedaliera, perché l'Ospedale da campo funzionerà come un vero e proprio reparto dell'Ospedale di Cosenza. Il Generale Nardone ha poi assicurato la presenza di personale sanitario dell'Esercito in numero adeguato per garantire il funzionamento e l'operatività dell'Ospedale. “Nell'ospedale militare da campo- ha detto ancora il generale Nardone – posto che i paucisintomatici l'Azienda Ospedaliera li ricovera presso il proprio domicilio, saranno ospitati pazienti di media intensità. Da accordi, la struttura campale – ha aggiunto Nardone – non ospiterà pazienti gravi, ma pazienti che presentano una sintomatologia di tipo medio. All'interno saranno, inoltre, presenti tre terapie sub intensive perché, nel malaugurato caso il quadro clinico di uno dei pazienti ricoverati dovesse peggiorare e risultare bisognevole di terapie appropriate, potrà essere ancora trattenuto nell'ospedale da campo, prima di essere trasferito all'Annunziata”. Lunedì pomeriggio, una nuova riunione, ma in videoconferenza, è stata convocata, per definire le questioni dei servizi che dovrà garantire l'Azienda Ospedaliera, e vedrà la partecipazione del Commissario straordinario Giuseppina Panizzoli.