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Il virus colpisce gli anziani nel Cosentino, Rsa a rischio

A marzo il focolaio di Villa Torano, mentre adesso sono state aggredite altre strutture con 15 decessi accertati

Rsa cosentine a forte rischio

Il virus colpisce gli anziani. Nella prima ondata del Covid-19 il focolaio di Villa Torano ha tenuto in scacco per diverse settimane l’intera area della Valle del Crati contagiando decine tra ospiti della clinica, personale e loro parenti. Tanto da costringere le autorità a “chiudere” il piccolo centro fissando la “zona rossa”. In questa seconda ondata la fascia più debole è stata colpita in modo ancora più violento. Il virus viaggia velocemente e a macchia di leopardo allargando il suo raggio d’azione. Gli anziani ospiti di cliniche ed Rsa già segnati da altre patologie sono messi in ginocchio dal Coronavirus. Qualcuno ce la fa, altri spirano dopo ore e giorni di sofferenza nonostante le cure dei sanitari nelle Terapie intensive.
E il bilancio è grave. I casi più recenti a Mormanno e Aprigliano (cinque decessi in pochi giorni nella struttura del piccolo centro tra Savuto e Presila dove come scriviamo in altra parte del giornale ci sono ancora dei positivi). Poi Laino Borgo, Campana. Tre decessi a Casali del Manco, nella casa-alloggio per anziani “L’Incontro” di Spezzano Piccolo. Altrettanti in una struttura di San Pietro in Guarano, due nella Casa di riposo “Villa Marta” di Spezzano della Sila. A Dipignano il caso caso di “Madonna della Catena” dove fortunatamente non risultano decessi. Alla “Don Milani” di Lungro tuttora sono positivi 12 operatori e 13 ospiti. Due anziani ospiti di una casa riposo di San Cosmo Albanese sono deceduti all’Annunziata.

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