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Commerciavano auto di lusso mentre frodavano il fisco, a Scalea scoperta evasione per 2 milioni di euro

Porsche, Range Rover, Mercedes, Bmw e Audi di provenienza comunitaria – acquistate quindi in totale esenzione I.V.A. – che venivano immatricolate in Italia direttamente a nome dei propri clienti, senza far comparire la concessionaria quale effettivo importatore dall’estero

Evasione di oltre due milioni di euro per il commercio di auto di lusso. La Guardia di Finanza di Scalea ha scoperto una frode fiscale che sarebbe stata commessa da una concessionaria di autovetture che, dal 2016 al 2019, ha commercializzato centinaia di autovetture senza presentare le previste dichiarazioni ai fini fiscali.

I finanzieri di Scalea hanno accertato che gli amministratori della società “evasore totale”, attraverso un prestanome, avrebbero messo in atto un articolato sistema di frode mediante il quale lussuose autovetture (Porsche, Range Rover, Mercedes, Bmw, Audi) di provenienza comunitaria – acquistate quindi in totale esenzione I.V.A. in virtù delle leggi che disciplinano gli acquisti intracomunitari – venivano immatricolate in Italia direttamente a nome dei propri clienti persone fisiche, senza far comparire la concessionaria quale effettivo importatore dall’estero.

La società avrebbe omesso di dichiarare, complessivamente negli anni sottoposti a verifica, una base imponibile di oltre 2 milioni di euro e un’I.V.A. evasa di oltre 400 mila euro.

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