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Riduzione dell'isola pedonale a Scalea, chiesto un referendum popolare

Il gruppo "Per Scalea" esprime dissenso per l’ipotesi di riduzione dell’isola pedonale e chiede che la questione venga sottoposta a referendum popolare

Una veduta di Scalea, foto Wikipedia

Il gruppo consiliare “Per Scalea”, rappresentato da Angelo Paravati, esprime in una nota il proprio dissenso verso ogni ipotesi di riduzione dell’area pedonale di via Michele Bianchi e piazza Gregorio Caloprese. Secondo il gruppo di minoranza, tale proposito, emerso da diverse manifestazioni di volontà espresse nell’ultimo Consiglio comunale, “è da ritenersi assolutamente negativo in termini di vivibilità e di fruibilità del centro abitato e risulterebbe dannoso anche sotto il profilo economico, visto che la realizzazione dell’area pedonale ha comportato esborsi per l’ente e non vi è ragione per giustificarne alcuna rimozione, anche parziale”. Inoltre, “i moderni criteri di sostenibilità dei modelli urbanistici consiglierebbero non tanto la demolizione o la riduzione delle aree precluse al traffico veicolare, ma la loro implementazione, secondo principi di sviluppo ecologico e di vivibilità cittadina, che sono i soli a migliorare la qualità della vita urbana, anche in chiave di ricettività turistica”. Pertanto, il gruppo “Per Scalea” ritiene che “le risorse necessarie a tale ipotesi potrebbero essere indirizzate verso interventi volti a migliorare i collegamenti e gli accessi a proprietà in zone periferiche e disagiate. In ogni caso, poiché l’area pedonale di piazza Caloprese costituisce oramai patrimonio della città e del vivere comune, ogni proposito di soppressione o di riduzione da parte dell’amministrazione dovrebbe essere quantomeno sottoposto a una consultazione della collettività, secondo i modelli di partecipazione popolare professati e condivisi da tutte le rappresentanze politiche locali”.

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