Cosenza

Sabato 26 Aprile 2025

Coronavirus, l'Arbëria piange un'altra vittima

Un panorama di Lungro dove si è registrato il decesso a causa del coronavirus

La comunità di Lungro piange la prima vittima del Covid-19. Il mostro invisibile ha colpito anche il piccolo centro arbëresh. Un settantanovenne del posto, dopo settimane di permanenza nei corridoi del Pronto soccorso dell'ospedale di Cosenza, è spirato lo scorso venerdì. Il pensionato lungrese avrebbe contratto il virus nella Residenza sanitaria "Don Milani" di Lungro, dove era ricoverato per sottoporsi ad un ciclo di riabilitazione in seguito a un intervento chirurgico agli arti inferiori. L'intera comunità si è stretta attorno alla famiglia della vittima anche perché, nel.rispetto delle norme anticovid, non ha potuto partecipare alle esequie. Il focolaio scoppiato tra le mura della clinica lungrese, dunque, pare sia stato determinante ad indebolire il già provato organismo dell'uomo che è spirato dopo giorni di agonia vissuti nel nosocomio dell'Annunziata. I riflettori, comunque, rimangono puntati sulla struttura sanitaria lingerie di contrada Carmine che a tre settimane dal contagio, registra le prime guarigioni. La task force attivata al "Don Milani" ha circoscritto il raggio d'azione del virus che sembra destinato a spegnersi.

Nel comprensorio

La curva del contagio nel distretto arbëresh del Pollino è stabile. A fronte dei nuovi casi positivi aumentano le guarigioni. I sindaci di Acquaformosa, Gennaro Capparelli, di Lungro, Giuseppino Santoianni, di Firmo, Pino Bosco, di San Basile, Vincenzo Tamburi, di Frascineto, Angelo Catapano, di Civita, Alessandro Tocci e di Spezzano Albanese, Ferdinando Nociti, attraverso una serie di ordinanze approvate proprio per contrastare l'avanzata dell'epidemia, raccomandano ai cittadini di tenere alta la soglia dell'attenzione, di continuare ad utilizzare i dispositivi di protezione individuale e rispettare le misure profilattiche per contenere la diffusione del Coronavirus. Per questo, i primi cittadini dei comuni che fanno parte del Polo didattico arbëresh di Lungro, istituzione guidata dal dirigente Gianfranco Maletta, hanno deciso di prorogare la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 22 dicembre. Provvedimenti che sono stati invocati a gran voce dalle famiglie degli studenti arbëreshë, preoccupate per la corsa del virus che ancora non accenna a diminuire. Intanto, sempre a Lungro è terminata la campagna di screening gratuito per i cittadini lungresi promossa dall'Associazione italiana coltivatori del presidente Giuseppino Santoianni, in collaborazione con la onlus "G. Matteotti' e la "Croce San Nicola di Mira". Ai tamponi rapidi, risultati tutti negativi, si sono sottoposti più di 600 persone, una campagna di prevenzione importante che ha allentato la morsa della tensione in paese.

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