L’intero centro cittadino è rimasto ieri mattina senza acqua potabile per l’ennesimo guasto alla condotta idrica pubblica, verificatosi nella centralissima via Carlo Pancaro, a circa 150 m. dal Palazzo comunale. Tanti i disagi, dunque, per i numerosi cittadini residenti in questa zona del paese, visto che solo intorno a mezzogiorno hanno nuovamente potuto usufruire del servizio.
“Lungi da me ogni atteggiamento vittimistico per ciò che sta accadendo nel campo della manutenzione - ha dichiarato in merito l’assessore al ramo, Tommaso Cesareo, già componente della passata amministrazione - anzi, come è noto, spesso uso l'ironia. Del disastro manutentivo degli ultimi anni che sta mettendo in ginocchio la città mi sento politicamente corresponsabile, anche se non ho gestito nemmeno per un giorno quella delega. E le mie critiche sono facilmente riscontrabili in numerosi interventi prima e dopo le mie dimissioni presentate nel luglio 2018. Ma mi assumo ugualmente le responsabilità”.
Secondo Cesareo, però, proprio su questo problema che sta caratterizzando in queste ultime settimane la quotidianità di molti suoi concittadini - alla Marina, prima, e al Centro ora – “altri dovrebbero, invece, solo tacere”. “E mi rivolgo - ha precisato, facendo riferimento alla scarsa manutenzione nel corso degli anni - soprattutto a chi riveste ruoli istituzionali. Stamattina (ieri n.d.c.) i cittadini di Cetraro Centro si sono svegliati senza potersi lavare per l'ennesimo guasto alla rete. Ormai è diventata una prassi. Ma vorrei che fosse nota una cosa, che è emblematica del disastro manutentivo. Recatomi sul cantiere, ho chiesto ai vigili come mai, per un guasto in via Carlo Pancaro, l'acqua mancasse in tutto il paese. Bastava, secondo me, chiudere una chiave d'arresto e l'acqua sarebbe mancata nella sola zona del guasto. Sapete perché ciò non è stato possibile? Perché le chiavi d'arresto sono talmente arrugginite che nessuno riesce a chiuderle”.
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