La mancata manutenzione ai frigoriferi mette a rischio la conservazione del vaccino. Adesso le lancette hanno incominciato a girare al contrario e l’antidoto sta lì, all’orizzonte, pronto a modificare il futuro. Ma la storia dell’impreparazione sanitaria sembra ripetersi in modo pedissequo. Chiuso il capitolo doloroso del sistema dei tamponi, che dopo mesi stenta ancora a tenere il passo, si apre quello della conservazione dei vaccini che toccheranno il suolo provinciale il 15 gennaio o giù di lì. Quelli dell’hinterland bruzio arriveranno nell’Unità di ricerca biotecnologica di Aprigliano. Una destinazione obbligata, visto che nella struttura gestita dall’Ail-Fondazione “Amelia Scorza” onlus ci sarebbero gli strumenti necessari per la criocorsevazione a “meno 80” gradi. Ci sarebbero. Mica si può dire che ci siano davvero. Perché i frigoriferi, acquistati con fondi provenienti da progetti di ricerca, mancano di manutenzione.
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