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Protestano i lavoratori del Consorzio bonifica di Trebisacce, Di Natale: "Vergogna senza fine"

La reale vicinanza del vicepresidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta, al comparto occupazionale, è dimostrata dagli atti ufficiali prodotti

Graziano Di Natale

"Avendo appreso di una nuova protesta, pacifica, da parte dei lavoratori del Consorzio di bonifica dei bacini dello Jonio Cosentino, esprimo la mia più totale ed incondizionata solidarietà ai dipendenti abbandonati dalla giunta regionale e dalla politica calabrese". Lo afferma, con grande amarezza, il segretario-questore dell'assemblea regionale, Graziano Di Natale, che così prosegue: "Quello del Consorzio di bonifica di Trebisacce è un disastro ampiamente previsto e da me annunciato. In tempi non sospetti mi spesi per tutelare i diritti dei lavoratori calabresi denunciando a più riprese dinamiche torbide nella gestione dell'ente. Mi ero reso disponibile ad un dialogo aperto con la maggioranza di Palazzo Campanella ma, per mera campagna elettorale, le mie richieste vennero cestinate. Purtroppo, a pagarne le conseguenze sono i lavoratori, mortificati, costretti a protestare, ancora una volta, perché disperati e non sanno come andare avanti".

La reale vicinanza del vicepresidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta, al comparto occupazionale, è dimostrata dagli atti ufficiali prodotti. A riguardo, Di Natale, rincara la dose: "In data 1 Ottobre 2020 avevo già presentato interrogazione n.71 alla giunta regionale, al fine di chiedere lumi sulla posizione debitoria del Consorzio di bonifica integrale dei bacini dello Ionio Cosentino di Trebisacce sulla gestione delle spettanze retributive e contributive degli operatori. Non avendo avuto nessuna risposta, in data 14 novembre, al fine di avere spiegazioni, ho presentato finanche un sollecito ma questa Giunta, totalmente assente, non ha mai affrontato l'argomento, fregandosene ed ignorando le ragioni dei calabresi".

Il quadro che ne concerne è disarmante. L'esponente politico spiega infatti che: "I dipendenti, ad oggi avanzano sei mensilità arretrate. Sono troppe. Come può -incalza il consigliere regionale- un padre di famiglia, in piena emergenza sanitaria portare il pane a casa ai suoi figli se non viene pagato da così tanto tempo? Cosa aspetta la giunta regionale a fare davvero qualcosa? È facile per loro restare inermi dato che non sanno cosa significhi lavorare e non essere retribuito. Se fossi stato ascoltato non saremmo a questo punto. Auspico -conclude- una risoluzione del problema definitiva e le dimissioni di Mario Blaiotta. È una vergogna. Io, sono al fianco dei lavoratori del consorzio di bonifica e sono pronto ad azioni eclatanti se non sarà resa loro giustizia".

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