Ospedale Ferrari sempre a rischio default. Negli ultimi mesi di emergenza, infatti, non sono stati registrati passi in avanti verso il potenziamento degli organici in forza alle Unità Operative dell'ospedale Pasquale Ferrari. Ma la lista delle carenze è, a questo punto, molto lunga. Il Popolo della Famiglia e il suo coordinatore cittadino, Gianni Donato, in particolare, hanno nuovamente acceso i riflettori sulle «enormi difficoltà e disagi che incontrano i pazienti per la cura di normali ed ordinarie patologie» poiché si registrano «rallentamenti importanti nelle attività dell’Unità di Oncologia, di Gastroenterologia. L’Emodinamica, ancora, funziona solo nelle ore mattutine e pomeridiane, mentre nelle ore notturne è chiusa». S'è persa traccia delle «nuove sale di rianimazione, indispensabili, soprattutto, in questi preoccupanti eventi di enormi necessità e si evidenziano, ancora, lungaggini nelle prestazioni sanitarie da erogare; esami ed analisi che non sempre possono essere effettuati nelle strutture di zona o di riferimento; lunghi e dispendiosi viaggi nei nosocomi della provincia o di altre regioni, per ottenere risposte diagnostiche». Il Popolo della Famiglia avverte, soprattutto, la «mancata riapertura dell’Unità complessa di Ortopedia! E’ calato il silenzio sul completo adeguamento del nostro nosocomio, come ospedale Spoke: mancano medici, infermieri, i posti letto sono ridotti, alcune importanti Unità complesse sono state tolte e non più riammesse». Tutto ciò favorisce le «strutture private – sostiene Donato - che riescono ad erogare i servizi con maggiore tempestività e completezza, rispetto a quelle pubbliche». I danni maggiori di questa situazione, alquanto preoccupante, li subiscono i pazienti, soprattutto gli anziani, i meno abbienti, i più colpiti da patologie delicate. Il Popolo della Famiglia, nella consapevolezza che «i nuovi Vertici aziendali, soprattutto il dr. Vincenzo La Regina, persona stimata e competente, Commissario dell’ASP di Cosenza, inizino, con grande impegno, un’opera decisa di rinnovamento» adesso si rivolge alle Istituzioni comunali e regionali affinché la «nostra Sanità territoriale, un giorno fiore all’occhiello della Sanità calabrese, possa diventare un sicuro punto di riferimento per tutti i Cittadini di Castrovillari e del Territorio».
Castrovillari: ospedale “Ferrari”, sempre alto il rischio default
Il Popolo della famiglia: si registrano rallentamenti importanti nelle attività dell’Unità di Oncologia e di Gastroenterologia
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