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Venerdì 22 Novembre 2024

"Sono figlie mie", perseguita l'ex a Morano: divieto di avvicinamento per un uomo

Non aveva mai accettato la fine della storia d’amore con la donna di cui si era innamorato e aveva continuato a corteggiarla in modo asfissiante fino ad arrivare alle minacce. Dopo anni di calvario, finalmente, i carabinieri della stazione di Morano Calabro e la Procura di Castrovillari hanno messo fine alle pene della donna. Era il lontano 2016 quando due moranesi avevano iniziato una relazione amorosa. La donna, però, ad un certo punto, innamoratasi e rimasta incinta di un altro uomo, avrebbe deciso di troncare la relazione. Una decisione che all’innamorato deluso e lasciato non sarebbe piaciuta e avrebbe tentato in tutti i modi di riconquistarla con messaggi e richieste che si sono fatti sempre più pressanti fino a sfociare in una vera e propria persecuzione. La prima denuncia presentata dalla donna risalirebbe al 2018 soltanto che, dopo che l’uomo s’era calmato e non si era fatto più vivo, presa dalla pietà e dal sentimento vissuto in passato, la stessa avrebbe deciso di ritirarla. Ma, evidentemente, l’uomo avrebbe interpretato il gesto magnanimo come una nuova apertura nei suoi confronti e avrebbe ripreso il corteggiamento in modo sempre più pressante. Visto il nuovo rifiuto, le avances dell’uomo si sarebbero trasformate in molestie ossessive e minacce e a quel punto, nel 2019, la donna avrebbe deciso di ripresentare nuovamente la denuncia ai carabinieri moranesi stavolta con la speranza di mettere fine a quella che era diventata una vera e propria persecuzione. A inizio 2020, infatti, l’uomo avrebbe inviato alla donna quattordici foto delle figlie sostenendo che si trattasse di figlie avute dalla relazione con lui. Ipotesi false smentite anche dal test del dna. Visto l’aggravarsi della situazione e visti gli elementi raccolti dai carabinieri, il pm della Procura di Castrovillari, Luca Primicerio, ha chiesto per l’innamorato deluso la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna. Una richiesta subito validata dal Gip del Tribunale di Castrovillari che ha disposto all’uomo di osservare una distanza di sicurezza pari o superiora a 300 metri da lei. Intanto l’inchiesta va avanti: l’interrogatorio di garanzia è già fissato per l’inizio della prossima settimana.

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