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Corigliano-Rossano, la denuncia del sindacato di Polizia: “Territorio preda della criminalità”

Dopo l'ultimo episodio intimidatorio nei confronti di un sovrintendente

Il crimine dilaga nel comprensorio Corigliano-Rossano. Parola del segretario generale provinciale di Polizia Les  (Libertà e Sicurezza).  «Ormai la situazione è diventata ingestibile e non più tollerabile. Da qualche mese si colpiscono imprenditori, cittadini e persino appartenenti alle forze dell’ordine».  L’ultimo inaccettabile episodio si è verificato ieri a Rossano quando, nella notte, ignoti hanno preso di mira l’autovettura di un sovrintendente della Polizia di Stato, di servizio in commissariato, incendiandola nel giardino di casa del collega. Il mio sindacato da molto tempo, sta segnalando la mancanza di controllo del territorio in quel comprensorio vastissimo. Ancora oggi sia la politica che i vertici ministeriali stanno discutendo sulla necessità o meno di elevare il commissariato a distretto. Ricordiamo che ciò comporterebbe che le Istituzioni debbano inviare uomini (circa 80) e mezzi che consentirebbero un significativo miglioramenteo del controllo del vastissimo territorio che conta la presenza di 80.000 abitanti. LeS, tempo addietro, aveva avuto rassicurazioni in merito, anche da parte dei politici presenti sul territorio. Ma, purtroppo, dobbiamo registrare che anche questa volta sono state “solo parole”. Il problema è che ogni giorno che passa, la criminalità diventa sempre più aggressiva e l’aggressività la fa credere padrona del territorio. Ormai il tempo è scaduto quello che prima poteva essere un semplice appello adesso è una necessità irrinunciabile se non si vuole consegnare quel territorio alle varie consorterie criminali che ormai, fuori controllo, stanno dettando legge. Si faccia presto, perché la situazione rischia di diventare incontrollabile».

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