Arresto in flagranza per violazione dell’art. 497 bis c.p. (possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi) di un cittadino extracomunitario, di 21 anni, il quale si era presentato presso gli sportelli dell'ufficio Immigrazione con un passaporto alterato, per la conversione del permesso di soggiorno. Dagli accertamenti effettuati, grazie all’uso degli strumenti per l’analisi del falso documentale in dotazione al personale della polizia di Stato addetto all’ufficio Immigrazione, venivano riscontrate alcune anomalie tali da ritenere un'alterazione del documento in apparenza valido per l’espatrio. Dalle successive verifiche da parte del personale della polizia di Stato con specifica formazione in materia di contrasto al “falso documentale”, che oltre a comparare i documenti con gli specimen dei documenti rilasciati da altri stati, in alcuni casi utilizza particolari e sofisticate apparecchiature si è, pertanto, riusciti inconfutabilmente a confermare l’alterazione del documento, appurando che erano state inserite diverse pagine false, tra le quali quella riportante i dati anagrafici, su un passaporto valido, emesso effettivamente dallo stato della Guinea, ma destinato originariamente ad altro soggetto. Per tali ragioni lo straniero è stato arrestato, in attesa dell’udienza per il rito direttissimo. Questo è il quarto caso, in pochi mesi, in cui viene individuato un passaporto falso per il rilascio di permessi di soggiorno. Il fenomeno è fortemente monitorato dal personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Cosenza che ha costituito un gruppo di esperti in “falso documentale” al fine di contrastare con maggiore incisività il fenomeno in parola.