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Cosenza, palestre chiuse ma...aperte: 70 multe tra Montalto Uffugo e Rende

Ad insospettire i militari è stata la costante presenza di alcune autovetture parcheggiate all’esterno dell’edificio, che si alternavano nel corso della giornata, unitamente alla circostanza che le entrate principali del centro sportivo recavano tutte serrande abbassate

Tutto come prima. Ma... Segretamente. Due palestre di Montalto Uffugo e Rende continuavano a svolgere le loro attività nonostante i divieti imposti dal Governo per fronteggiare il Covid-19. A scoprirlo sono stati i finanzieri del colonnello Danilo Nastasi, che hanno colto gli atleti intenti a fare attività sportiva ed i proprietari delle strutture in...flagranza di reato. 70 le persone multate, per somme variabili da 400 a 1000 euro.

Ma ecco come spiega l'indagine la Guardia di finanza:
"Nel corso di una prima attività di servizio, è stata individuata una struttura, sita nel comune di Montalto Uffugo (CS), la quale solo all’apparenza risultava chiusa e con insegne spente, ma in realtà consentiva agli avventori di entrare dal retro e di praticare attività fisica nella sala pesi e nell’area fitness.
Ad insospettirci è stata la costante presenza di alcune autovetture parcheggiate all’esterno dell’edificio, che si alternavano nel corso della giornata, unitamente alla circostanza che le entrate principali del centro sportivo recavano tutte serrande abbassate.
Al termine di un breve appostamento, i finanzieri hanno fatto accesso all’interno della palestra, con superfice di oltre 400 mq, cogliendo il proprietario dell’associazione sportiva dilettantistica nelle vesti di personal trainer, intento a seguire l’allenamento di clienti che utilizzavano le attrezzature ginniche.

In occasione di un'altra attività di controllo, le Fiamme Gialle hanno notato una donna che, in tenuta sportiva e con borsone al seguito, usciva da una palestra di Rende (CS) aperta al pubblico.
All’atto dell’ingresso dei militari, il titolare ha giustificato l’apertura dei locali con la necessità di preparare i due atleti presenti ed altri che sarebbero giunti nella stessa giornata, ad una gara di body building, patrocinata da uno dei principali enti sportivi riconosciuti dal CONI, senza tuttavia fornire idonea documentazione a supporto. Contattato l’ente organizzatore dell’evento, quest’ultimo ha, di contro, smentito la presenza di comunicazioni preventive da parte della struttura sportiva, la quale, in realtà, si era limitata a trasmettere un elenco dei partecipanti alla manifestazione sportiva solo il giorno successivo all’avvio del controllo dei finanzieri".

Le ultime disposizioni di legge, più stingenti rispetto alle precedenti, prevedono infatti la possibilità di allenarsi in palestra per i soli atleti “agonisti” che devono partecipare a competizioni sportive di rilievo nazionale.

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