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Giorno della memoria a Cosenza, medaglie d'onore ai familiari di deportati e internati

Il riconoscimento viene conferito con decreto del Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti

La prefettura di Cosenza

La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei e di tutti coloro che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte e che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Per l'occasione, mercoledì, 27 gennaio 2021, nel rigoroso rispetto delle regole anti Covid, il prefetto della provincia di Cosenza, Cinzia Guercio, consegnerà, negli uffici prefettizi, le medaglie d’onore ai familiari di:

  • Angelo Sangiovanni, nato ad Aieta e deportato in Austria dal 13.09.1943 al 1.8.1945 (ritira la medaglia il figlio Vincenzo);
  • Salvatore De Luca, nato a Rossano e deportato in Germania dal 9.9.1943 all’ 8.5.1945 (ritira la medaglia il figlio Antonio);
  • Rinaldo Di Santo, nato a Fiumefreddo Bruzio e deportato in Germania dal 9.9.1943 al 15.8.1945 (ritira la medaglia il figlio Giovanni Battista);
  • Francesco De Bonis, nato a Luzzi ed internato ad Auschwitz dal 9.9.1943 al 1.5.1945 (ritira la medaglia la moglie Rosina Colacino);
  • Mario Cimbalo, nato a Rose ed internato a Norimberga Stalag XIII D dal 9.9.1943 all’8.5.1945 (ritira la medaglia il genero Francesco Falbo);
  • Leonardo Rizzo, nato ad Albidona ed internato in Germania dall’11.9.1943 al 4.9.1945 (ritira la medaglia il figlio Vincenzo).

Questo riconoscimento, istituito con legge n. 296 del 27 dicembre 2006, viene conferito con decreto del Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti.

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