Il presidente facente funzione della Regione Calabria, Nino Spirlì, si è recato oggi pomeriggio in visita al Santuario di San Francesco di Paola e all’ospedale. Nel primo incontro, Spirlì è stato accolto dal rettore del Santuario, padre Francesco Trebisonda, dal vicario, padre Francesco di Turi, e dai frati Minimi. Nel secondo, erano presenti il sindaco di Paola, Roberto Perrotta e i consiglieri regionali Antonio De Caprio, Graziano Di Natale e Pietro Molinaro. Il momento è stato propizio per illustrare le problematiche che vedono al centro dell’attenzione il nosocomio. E in particolare a riguardo dell’attivazione dell'unità operativa di terapia intensiva praticamente completa delle attrezzature che attende solo il taglio del nastro. Sarà naturalmente necessaria la dotazione del personale medico e infermieristico necessario. Da quanto si apprende sarebbe tuttavia questione di pochi giorni.
La visita all'ospedale
«Una visita – ha dichiarato Spirlì dopo il sopralluogo nell’ospedale – dovuta, sentita e costruita in questo mese e mezzo, anche grazie alla pazienza dei sanitari di Paola, che tanto spesso hanno invitato le istituzioni a prendere atto dell’esistenza di un reparto di terapia intensiva dotato delle macchine più moderne e precise per la cura e la salvezza dell’ammalato. Era importante venire qui, oggi – ha detto ancora –, per far sentire quanto il palazzo non sia un monoblocco senza vie di comunicazione. Un palazzo che si è aperto in questo anno di amministrazione Santelli. Permettetemi di ricordare Jole proprio nell’ospedale che aveva scelto per farsi seguire per le sue urgenze e necessità. Oggi prendiamo un impegno preciso, quello di far attivare il reparto di terapia intensiva a Paola. Non sono impegni politici né pre-elettorali, sono doveri istituzionali. Mi farò ambasciatore – ha concluso Spirlì – presso il commissario ad acta: so che il prefetto Longo non rimarrà insensibile a questa ennesima sollecitazione che viene dal presidente della Regione. Quando c’è la fiducia, esiste qualcosa che va oltre il cinico e freddo rapporto istituzionale. Sono convinto che, molto presto, questo traguardo verrà raggiunto».
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