Cosenza

Martedì 30 Aprile 2024

Amendolara, una petizione popolare contro il ritardo nella consegna dei vaccini

Una petizione popolare contro il ritardo nella consegna dei vaccini. Parte la battaglia dallo Jonio cosentino. Con il sindaco di Amendolara, Salvatore Antonio Ciminelli che ha scritto al Ceo e al vice presidente della Pfizer, chiedendo il rispetto dell'impegno preso a cospetto del mondo intero. "Nemmeno il tempo di diffondere la lieta novella del primo milione di dosi somministrate, che il Governo italiano e il commissario straordinario Arcuri devono subito far fronte ai ritardi per quanto riguarda la consegna dei vaccini anti Covid della Pfizer- BioNTech. Il problema naturalmente non è solo italiano e dall'Unione Europea, ma erano giunte comunque rassicurazioni sul rispetto degli impegni presi dalla società americana per le consegne dei vaccini relative al primo trimestre dell'anno". Rassicurazioni puntualmente smentite dai ritardi nelle consegne in Italia già avvertiti con l'inizio di questa settimana. Ma dal piccolo centro turistico - balneare jonico, parte un grido di aiuto e una battaglia, se nessuno darà rassicurazioni. Un' iniziativa popolare per sollecitare il rispetto degli impegni presi. L'avvocato Ciminelli, ci stava pensando da più giorni ma aveva deciso di prendere tempo, tenendo momentaneamente nel cassetto la lettera, in virtù di rassicurazioni che in queste ore, però, tentennano pericolosamente. "Sarebbe paradossale - commenta il sindaco che, dopo queste prime settimane di rodaggio, una volta che la macchina della vaccinazione inizierà a girare a pieno regime, ci trovassimo di fronte ad una carenza di vaccini, rischiando così di inceppare il meccanismo avviato in questi giorni". Un disagio che sarebbe avvertito maggiormente nelle regioni meridionali e quindi in Calabria dove, anche in condizioni normali, si procede sempre a scartamento ridotto. Da qui l'intervento del primo cittadino amendolarese, che ha inviato una lettera - rigorosamente in lingua inglese - all' Amministratore Delegato di Pfizer Albert Bourla e al vice presidente Sally Susman, ricordando alla multinazionale del farmaco con sede a New York gli impegni assunti. Ciminelli lancia un appello ai colleghi sindaci, agli enti pubblici, alle associazioni, al mondo del volontariato e a quello scolastico, affinché in nome di una sincera presa di coscienza del rischio che di potrebbe correre, tutti possano inviare un messaggio alla Pfizer (utilizzando il form sul sito web della nota azienda americana) per ricordare ad una delle più grandi società biofarmaceutiche del mondo, che siamo di fronte ad una pagina di storia che non può essere assolutamente macchiata da intoppi di natura burocratica o politica.

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