Cosenza

Lunedì 29 Aprile 2024

Cosenza, l'omicidio del tassista e la menzogna: arrestato un 30enne di Paola

Antonio Dodaro

L'omicidio del tassista. Antonio Dodaro, 53 anni, arrivato sanguinante in pronto soccorso a Cosenza il sette gennaio dello scorso anno, non venne aggredito e ferito sul viale della Repubblica, nel capoluogo bruzio, da un giovane di colore che non voleva pagare il prezzo di un corsa, ma da un conoscente. Le dichiarazioni rese dal cinquantatreenne al momento del ricovero nel nosocomio dell'Annunziata sono risultate false. L'hanno scoperto i poliziotti della Mobile, diretti da Fabio Catalano, ricostruendo l'intera vicenda e arrestando stamattina il presunto autore del delitto, Antonio Chianello, 30 anni, di Paola. All'indagato, che colpì la vittima con un coltello al collo e alle braccia, è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip di Cosenza, Letizia Benigno. Tra la vittima che morì la notte del 13 gennaio a causa delle ferite riportate - così come accertato attraverso il successivo esame autoptico - e il ferito scoppiò una lite per motivi passionali. Dodaro arrivò in ospedale mentre ancora stava litigando con Chianello che, lasciatolo nel cortile del nosocomio, fuggì poi a piedi. I poliziotti del questore Giovanna Petrocca hanno ricostruito tutte le fasi della vicenda attraverso la visione di migliaia di ore di filmati girati dalle telecamere di sorveglianza installate nel territorio cittadino. La visione delle immagini ha consentito di ritrarre i due sul taxi e di smentire la tesi dell'aggressione da parte dell'extracomunitario. Chianello avrebbe ammesso di essere salito sul taxi ma non ovviamente di aver aggredito mortalmente Dodaro.

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