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Terme Luigiane, il 17 febbraio proseguirà la restituzione dei beni

I sindaci Tripicchio e Rocchetti: vogliamo tutelare i lavoratori ed è per questo, che, al termine delle operazioni, lavoreremo al completamento del bando per l'affidamento della subconcessione del servizio termale

La protesta dei lavoratori davanti alle Terme Luigiane

I sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese, rispettivamente Francesco TripicchioVincenzo Rocchetti, non mollano e annunciano che il 17 febbraio procederanno con le attività di acquisizione dei beni del compendio termale.
«Dopo i deplorevoli e incresciosi episodi di violenza, verificatisi il 5 febbraio, allorquando un agente della Polizia Locale è stato costretto alle cure mediche, abbiamo interrotto - hanno affermato i due primi cittadini - le operazioni, al fine di tutelare l'ordine pubblico. Le operazioni di apprensione, ad ogni modo, vanno avanti ed allo scopo di facilitarle, ci appelliamo al buon senso della Sateca e dei suoi legali rappresentanti, affinché tutto avvenga in maniera bonaria. Qualora, ancora una volta, la società decida di proseguire con atteggiamenti poco consoni, acquisiremo, unilateralmente, i predetti beni: falegnameria e magazzino materiale officina, laboratorio Pura, deposito laboratorio Pura, sorgenti termali e relativo piazzale, stabilimento San Francesco ed area esterna comprensiva di vasche (porzione non ancora acquisita, uffici amministrativi, unitamente a tutta l’area residuale del compendio con eventuali immobili non utilizzati, lì insistenti. Abbiamo perso troppo tempo! Vogliamo tutelare i lavoratori ed è per questo, che, al termine delle operazioni, lavoreremo al completamento del bando per l'affidamento della subconcessione del servizio termale. Il nostro obiettivo - hanno concluso Tripicchio e  Rocchetti - è quello di tutelare i livelli occupazionali, rilanciare il comparto delle Terme Luigiane e porre fine al monopolio».

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