Il virus segue nuove traiettorie per diffondersi anche nella Calabria che da ieri si ritrova confinata in uno scenario di rischio moderato. Si temono le varianti che circolano con insistenza tra i più giovani. Nelle ultime ore, la mutazione inglese è stata sequenziata dai medici del dipartimento scientifico del Celio di Roma su un campione di mucose prelevate sul tampone orofaringeo e naso faringeo di una bimba positiva di 9 anni dai sanitari dell'ospedale militare da campo di Cosenza. La ricerca di porzioni genomiche ha fornito la compatibilità con la variante inglese. Si tratta del primo caso nel Cosentino dopo i due di importazione isolati su due esuli rientrati dalla Germania. L'ufficio di Igiene dell'Asp di Cosenza, diretto da Mario Marino, ha confermato la presenza della variante inglese sui campioni di mucosa prelevati su una bimba di 9 anni. Il tampone nasofaringeo e orofaringeo, eseguito dalla task force dell'azienda sanitaria il 9 febbraio, era stato processato il giorno successivo dal laboratorio dell'ospedale militare da campo di Vaglio Lise. Alla luce dell'accertata positività il campione è stato inviato al Dipartimento scientifico del Policlinico Celio di Roma per la caratterizzazione. La ricerca di porzioni genomiche ha fornito la compatibilità inglese con referto comunicato nei giorni scorsi. Le recenti indagini confermano che la variante inglese è la mutazione più comune del coronavirus in atto in Italia e che è destinata a diventare prevalente nello scenario nazionale ed europeo. La sua caratteristica è la velocità di diffusione che provoca un rapido innalzamento della curva dei contagi. La Fondazione Gimbe già da settimane sollecita l'innalzamento delle misure in tutto il paese, modulandole ulteriormente a livello locale nel caso in cui si dovesse registrare una più elevata circolazione, ricorrendo a restrizioni rigide. La variante VOC 202012/01, lineage B.1.1.7 è caratterizzata da diverse mutazioni nella proteina spike del virus (delezione 69-70, delezione 144, sostituzione amminoacidica N501Y, A570D, D614G, P681H, T716I, S982A, D1118H) e da mutazioni in altre regioni del genoma virale (1, 2). È stata ribattezzata inglese perché identifica a dicembre dello scorso anno in un setting nelle regioni meridionali della Gran Bretagna dopo l'inspiegabile aumento dei focolai.
Da domani tamponi alle compagne della bambina
L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza effettuerà da domani tamponi alle alunne di due classi, una elementare ed una materna, di scuole cosentine. La decisione è stata presa in via precauzionale dopo che dall’ospedale Celio di Roma è giunta la notizia della positività alla variante inglese del Covid di una bambina di 9 anni già negativizzata da tempo. La bambina è già negativizzata ma l’Asp, appreso il risultato del Celio, nonostante lei e la sorellina non vadano a scuola da circa un mese, da domani, per precauzione, procederà ad eseguire i tamponi sulle alunne delle due classi che le bambine frequentano. La particolare mutazione del virus era stata individuata, ma ancora non accertata, in due ospiti del CAS di Longobardi e anche in quella circostanza, grazie al lavoro della task force dell’Asp e della struttura che ospita i migranti, la situazione è stata contenuta.