A un anno dal primo lockdown, una fiaba ci ricorda che sono esistiti un tempo e un momento preciso in cui tutti i bambini, ipnotizzati dal suono magico di un flauto, quello del pifferaio di Hamelin, sono spariti alla vista del mondo svuotando case, botteghe e scuole. Eppure, fino ad allora, c’era stata la vita fatta di rumore, di macchine, di supermercati, di parchi giochi, di mamme e papà che lavoravano, di nonni, di ospedali, di autobus, ma soprattutto di scolari felici. Cosa ne è stato di quel mondo visibile, frastornato all’improvviso da un virus subdolo che lo ha costretto a un isolamento involontario? È una domanda alla quale hanno risposto sempre con coraggio ed entusiasmo i bambini dell’Istituto Comprensivo “Via Roma-Spirito Santo” guidato da Massimo Ciglio. La scuola, messa a dura prova, come tutte le altre, prima dalla didattica a distanza, poi dalla paura di affrontare quasi disarmata il nuovo anno scolastico, ha comunque lavorato a pieno ritmo per non deludere i propri alunni. È per questo che i docenti della scuola, camminando sul filo di una pandemia in costante agguato e dandosi, sovente, il cambio con una didattica altrimenti trasmissiva, hanno colorato le aule dei vari plessi di dinamicità e interessanti iniziative.
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