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Emergenza Coronavirus, l’Unical si offre per vaccinare docenti e personale

L’ateneo ha proposto alla Regione un piano di somministrazioni "in house", mettendo a disposizione spazi e risorse. Il rettore Leone: «Mettiamo in campo le nostre energie per raggiungere il prima possibile l’immunità di gregge»

La somministrazione del vaccino anti Covid ai dipendenti dell’Università della Calabria potrebbe essere effettuata a breve, nei locali del campus dal servizio di Prevenzione e Protezione dell’ateneo, in collaborazione con il Centro sanitario e di concerto con il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp. È la proposta avanzata dal rettore Nicola Leone il 21 febbraio ai vertici della sanità regionale e al Presidente Spirlì, condivisa e sottoscritta anche dalle Università Magna Graecia di Catanzaro, Mediterranea e “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. Tale proposta aveva incontrato il favore del dirigente generale della Regione, Antonio Belcastro, poi sollevato dall’incarico di Soggetto Attuatore. Lunedì scorso (1 marzo) la proposta è stata sottoposta al commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, e al direttore sanitario Ottorino Zuccarelli accolti all’Unical dal rettore Nicola Leone. Con la modalità in house – e l’utilizzo quindi di risorse interne agli atenei – l’ateneo vuole offrire il proprio contributo per avviare e completare in tempi rapidi la vaccinazione del personale, alleggerendo il gravoso impegno delle strutture sanitarie del territorio. Tutto è pronto all'Unical, nella proposta avanzata dal Rettore si dà disponibilità a partire immediatamente con le somministrazioni, non appena la Regione e l’Asp metteranno a disposizione le dosi necessarie. L’Unical si occuperà non solo della somministrazione del vaccino al proprio personale, ma anche della presa in carico delle prenotazioni, della predisposizione degli elenchi delle vaccinazioni e della registrazione nella Piattaforma nazionale. Il commissario La Regina ha accolto con positività la proposta e ha voluto personalmente fare un sopralluogo degli spazi predisposti per ospitare le operazioni di vaccinazione, ritenendoli molto adeguati. La Regina si è quindi impegnato a sottoporre la proposta, a sua volta, ai vertici regionali per poter procedere, con la maggiore celerità possibile, a dare all’università le autorizzazioni necessarie, previa verifica della disponibilità dei vaccini.

«Raggiungere l’immunità di gregge è oggi la prima sfida nella lotta al Covid – dice il rettore dell’Unical Nicola Leone – Aderire alla campagna vaccinale è essenziale e invito tutti a farlo. Ma come rettore dell’Università della Calabria ho ritenuto necessario in questa fase che l’ateneo si facesse parte attiva, mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi disponibili per rendere più rapide ed efficaci le procedure di somministrazione. È un atto di responsabilità. Adesso - ha sottolineato il Rettore - attendiamo una rapida risposta da parte dei responsabili della Sanità, in modo da poter partire subito con la campagna di vaccinazione e fare un primo, importante passo verso il ritorno alla normalità per la nostra comunità accademica. Se la Regione ci fornisce i vaccini, stimiamo di vaccinare il personale in una settimana».

Nel campus saranno previsti tre punti vaccinali, allestiti all’interno del Centro congressi “Andreatta” che ospita l’Aula Magna, oltre agli ambulatori del Centro Sanitario. L’Unical ha già implementato una piattaforma on line, a cui accedere con le credenziali d’ateneo per aderire alla campagna vaccinale e prenotare ora e luogo per la somministrazione. Questa fase prevede l’utilizzo del vaccino di AstraZeneca ed è riservata, come previsto dai piani nazionale e regionale e dalla circolare ministeriale del 22 febbraio, ai dipendenti d’età compresa tra 18 e 65 anni, fatta eccezione per i soggetti estremamente vulnerabili. La successiva fascia d’età rientrerà nelle chiamate per coorte o per condizioni di fragilità determinate da altre patologie, per come stabilito dal piano regionale. Sarà data priorità ai docenti che torneranno in aula per le lezioni del secondo semestre e al personale coinvolto nella didattica in presenza.

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