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Trebisacce, è bagarre sull'annullamento del mercato mensile. La rabbia degli ambulanti

Polemica tra Casambulanti e l'amministrazione comunale dopo l'annullamento della fiera mercato. Montaruli: "Una vera beffa"

È guerra sull' annullamento del mercato mensile a Trebisacce. Il comune sentiti gli operatori commerciali, le autorità di pubblica sicurezza locali, la polizia municipale, le autorità sanitarie, a seguito dell’aumento dei contagi delle ultime ore, e della crescita dell’indice RT, a seguito del DPCM 26 febbraio scorso, di quello attualmente in vigore, e dell’Ordinanza del Ministro della Salute che ha riclassificato le regioni italiane in relazione alla gravità di diffusione del Covid-19 su base cromatica, con ordinanza sindacale numero 46 del 27 febbraio, ha annullato in via precauzionale, la fiera mercato prevista per domenica scorsa, al fine di contrastare al meglio il diffondersi del Covid 19, in un centro che proprio nel giorno del mercato ospita almeno 30mila avventori provenienti da tutti i paesi della Sibariride e del Pollino, che raggiungono la Città della Bandiera blu, per lo shopping.

Ma CasAmbulanti non ci sta e per bocca del suo presidente Savino Montaruli, grida allo scandalo. “Questa decisione improvvisa, assunta appena 24 ore prima dello svolgimento del mercato, scrive il sindacalista- sa tanto di una vera beffa. L’amministrazione comunale afferma di aver sentito gli operatori commerciali per assumere tale decisione, ma di questo non abbiamo cognizione, a meno che non abbia sentito persone avverse allo svolgimento del mercato a causa di un becero pregiudizio infondato, così come appare curiosa, una scelta così improvvisata visto che non ci sono le condizioni epidemiologiche, né di mutazione di colore della Regione per arrivare addirittura a violare in modo così palese, quanto hanno riaffermato anche dalla Prefetture, dicendo che i mercati devono obbligatoriamente svolgersi, esattamente come previsto dai vigenti D.P.C.M.".

Non sappiamo cosa sia frullato nella testa del sindaco e degli amministratori trebisaccesi- si legge ancora nella missiva sindacale- in verità sempre ostili nel garantire i Diritti degli Ambulanti, forse anche per spirito propagandistico. Sta di fatto che non accettiamo affermazioni di pietismo quando viene scritto sul sito del comune, “sembra che la notte si faccia sempre più scura, mentre attendiamo che arrivi la luce dell’alba che spazzi l’incertezza di questi giorni. Eppure non ci possiamo arrendere, non ci possiamo abbandonare allo sconforto”. Cari amministratori, scrive ancora CasAmbulanti- le luci dell’economia e dei Diritti le state spegnendo voi per gli Ambulanti. Se non siete in grado di garantire nell’area mercatale neppure quelle minime misure di precauzione, allora il problema siete voi, e ne dovrete prendere amaramente atto. Il pietismo non lo accettiamo, suona come una beffa e noi siamo stanchi di essere beffati, anche a Trebisacce conclude Montaruli

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