Quando ha visto i carabinieri se l'è data a gambe. È stato fermato, dopo un breve inseguimento a piedi, sulla banchina della Stazione di Vaglio Lise l’uomo di 31 anni, di Cellara arrivato in città quando avrebbe dovuto stare obbligatoriamente nel suo comune di residenza. Era appena sceso da treno e quando ha visto le uniformi dei militari s’è messo a scappare. Così, di riflesso: ha visto le divise e s’è messo a scappare come se gli si fosse apparso uno spirito maligno. Un comportamento decisamente bizzarro e senza, un’apparente, spiegazione. E invece aveva ragione a correre via, a levarsi dall’impaccio. Il trentunenne stava lì, in quel posto ma avrebbe dovuto stare altrove. A Cellara doveva stare. Non avrebbe potuto superare i confini del paese visto che, dal controllo seguito dopo il fermo, è emerso che è censito negli elenchi giudiziari come sorvegliato speciale con obbligo di dimora nel comune di residenza. Quando l’uomo è sceso dal treno i carabinieri stavano svolgendo un servizio di controllo all’interno della stazione di Vaglio Lise. Da alcuni mesi, infatti, i militari dell’Arma della Compagnia cittadina – diretti dal capitano Giuseppe Merola – stanno facendo sentire la loro presenza all’interno del terminal. Una circostanza dovuta a un maggiore controllo del territorio e soprattutto per contrastare l’attività di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti. I servizi predisposti dal capitano Giuseppe Merola – su istanza del comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Piero Sutera – mirano a riportare una situazione di normalità in un’area ritenuta – anche da recenti inchieste della Procura – alto rischio. Il comportamento del trentunenne, quindi, ha destato molto stupore nella pattuglia dell’Arma. I carabinieri hanno bloccato l’uomo e dopo il controllo lo hanno arrestato. Espletate le formalità di rito il trentunenne è stato assegnato ai domiciliari.