Operazione Kossa: è stata annullata la misura degli arresti domiciliari per Vincenzo Pesce. Il noto commercialista ha ottenuto dal Tribunale del Riesame l’annullamento totale dell’ordinanza cautelare emessa a suo carico nell’ambito dell’operazione Kossa. Il Tribunale della Libertà, riunito in Camera di Consiglio (in composizione: Giuseppe Valea Presidente, Giuseppe De Salvatore Relatore e Mariarosa Migliarino giudice) ha deciso oggi sull’istanza da lui presentata verso l’ordinanza del Gip del Tribunale di Catanzaro il primo febbraio quando era stato destinato ai domiciliari. Nell’inchiesta della Dda di Catanzaro, il 55enne commercialista cassanese era accusato di trasferimento fraudolento di beni con l’aggravante mafiosa e di concorso esterno in associazione mafiosa. I giudici del Riesame, valutato il ricorso presentato dal collegio difensivo - composto dagli avvocati Vincenzo Belvedere e Araldo Parrotta – ha ritenuto poco consistente l’impianto accusatorio a carico di Pesce riconoscendo il principio che il lavoro del noto commercialista sibarita non fosse improntato a facili scorciatoie, ma frutto di studi, di competenze, di professionalità che nulla hanno da condividere con indagini della Dda di Catanzaro.