«Le dosi di vaccino che vengono inoculate sono già aumentate, soprattutto negli ultimi giorni. Abbiamo avuto delle difficoltà ed è inutile negarlo, ma oggi si entra a regime grazie anche al lavoro dell’Esercito. La riconversione di questo luogo ci consente di ottimizzare al massimo le forze e avviare al meglio la campagna di vaccinazione». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Nino Spirlì, che questa mattina ha visitato l’ospedale dell’Esercito italiano a Vaglio Lise a Cosenza, riconvertito in centro vaccinale. «I vaccini ci sono - ha aggiunto Spirlì- basta richiederli per tempo e non ci sarà nessuna carenza. Riusciremo ad azzerare questo ritardo che si è verificato. Non c'è una corsa a chi è più bravo, ma a tutelare la salute delle persone «. La struttura, operativa da oggi e che sarà in funzione dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20, è dotata di un’area dedicata alla somministrazione dei vaccini nel rispetto delle norme sul distanziamento fisico e con uno spazio di attesa dove sostare per il periodo di osservazione (15 minuti) post vaccino. Nell’assetto campale sono presenti 3 medici e 8 infermieri militari, un totale di sei box vaccinali più uno per la vaccinazione protetta, necessaria per i casi di persone con particolari allergie. «Partiamo con 250 vaccinazioni al giorno - ha spiegato il colonnello Francesco Rizzo Forze Armate-Esercito Italiano - che saranno implementate grazie al supporto della sanità civile fino a 500. Il nostro target è definito dalle autorità nazionali e regionali, oggi cominciamo dalle forze dell’ordine e proseguiremo con i lavoratori dei servizi essenziali». I centri vaccinali in provincia di Cosenza sono circa una settantina e a questi si aggiungono quelli del capoluogo di provincia. «I vaccini - ha dichiarato il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale Vincenzo La Regina- ci sono e rassicuriamo tutti i cittadini cosentini». Oggi pomeriggio La Regina e il commissario dell’Azienda ospedaliera cosentina Isabella Mastrobuono presenteranno al presidente ff della Regione Nino Spirlì un piano vaccinale unico per il Nord della Calabria. «Si tratta di un piano unico - ha detto Mastrobuono- delle vaccinazioni che prevede la collaborazione di Asp e Ao che si organizzeranno in modo da potenziare questa struttura, dove entreranno anche i medici di medicina generale, sia per quanto riguarda i nostri medici ospedalieri che sono disposti ad uscire sul territorio e dare una mano. Faremo un piano in modo tale da organizzare le vaccinazioni a seconda della categoria di persone». (ANSA).