Cosenza

Sabato 23 Novembre 2024

Cetraro, Katarion” disegna le piazze di spaccio sull’Alto Tirreno

La geografia del narcotraffico. Sull’Alto Tirreno cosentino esistevano delle ben individuate piazze di spaccio ognuna con il proprio “referente”, ma tutti gestiti o comunque riconducibili al clan Muto. Sin da quando il capocosca era Franco Muto, alias “Re del pesce”, il traffico di droga è stato sempre dominato dalla ’ndrina di Cetraro. Lo documentano sentenze, ormai diventate definitive, che trovano riscontro nei verbali di pentiti. E un’ulteriore conferma arriva anche dalla recente inchiesta “Katarion” della Dda di Catanzaro che, nei giorni scorsi, ha portato in carcere le presunte nuove leve della potente consorteria mafiosa. Ed è proprio dalla complessa indagine, coordinata dal procuratore capo della Dda Nicola Gratteri, che vengono ricostruiti i nuovi equilibri della cosca e soprattutto la divisione geografica del traffico di droga. Con tanto di zone e di “capi”. Quello che gli inquirenti chiamano «l’assetto del traffico di cocaina». Scalea e Santa Maria del Cedro sarebbero state gestite da Pasquale Napoli e Giovanni Franco, mentre «Belvedere Marittimo era presidiata dai fratelli Impieri». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

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