"Gli scriventi dei comuni del comprensorio sud-cosentino, della Valle del Savuto hanno il dovere di segnalare, per conto delle Comunità che rappresentano, il grave ed incomprensibile ritardo nell’attuazione del programma di vaccinazione predisposto per quest’area della Provincia". E' quanto scrivono in una lettera aperta i sindaci dei comuni di Altilia, Bianchi, Belsito, Carpanzano, Cellara, Colosimi, Figline Vigliaturo, Grimaldi, Malito, Mangone, Marzi, Panettieri, Parenti, Paterno Calabro, Pedivigliano, Piane Crati, Rogliano, Scigliano, S. Stefano di Rogliano. "Con nota dell’ASP N 0023384 del 16-2-2021 si chiedeva alle nostre Amministrazioni, in segno di massima collaborazione istituzionale, di trasmettere gli elenchi anagrafici degli ultraottantenni per l’imminente campagna vaccinale nei nostri territori. Sebbene riscontrassimo tempestivamente detta richiesta e nonostante la funzionale ed opportuna adesione al piano vaccinale da parte dei medici di MMGG delle nostre comunità, ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna indicazione in merito alla mappa dei punti vaccinali istituiti ed al calendario di avvio e funzionamento degli stessi. Tale disfunzione organizzativa, che sta generando gravi ripercussioni sullo stato emotivo e psicologico di un segmento di persone particolarmente fragile, i nostri cari ultraottantenni, non può che incidere negativamente sul lungo e complesso iter del programma vaccinale, che dovrà protrarsi a ritmi serrati fin dopo l’estate. A fronte di questo insopportabile silenzio istituzionale, assistiamo al fragore mediatico di alcuni fortunati territori in cui sono state avviate, ed in alcuni casi concluse, le operazioni di vaccinazione. Non vogliamo credere che un piano vaccinale “salvavita” si stia affrontando con tale palese debolezza organizzativa, o peggio, con voluto doppiopesismo. Siamo certi invece che, al netto della problematica legata all’indisponibilità dei vaccini, esiste un piano vaccinale ben definito per la nostra Provincia, con punti vaccinali funzionali e rispettivi calendari, e che quanto accaduto sia semplicemente frutto di disguidi o mere dimenticanze. Convinti che sia nostro imprescindibile dovere informare le Comunità che rappresentiamo su questo vitale momento di sanità pubblica, La invitiamo a correggere il tiro dell’intrapresa gestione del piano vaccinale, nel segno della trasparenza e dell’equità, principi cui deve necessariamente ispirarsi ogni Pubblica Amministrazione che voglia essere autorevole e credibile".