L’ultima versione del piano nazionale delle vaccinazioni punta su anziani e pazienti fragili. Le altre categorie previste tornano momentaneamente in coda in attesa di riallineare le forniture. Mancano i vaccini in Calabria, mancano nel Cosentino per completare il ciclo in molti comuni della provincia. Il primo a rilevare il rischio di non poter garantire i richiami con il farmaco della Pfizer-Biontech agli ultraottantenni che avevano ricevuto la prima dose tra il 5 e il 7 di marzo (le linee guida impongono la seconda a distanza di 21 giorni per il vaccino utilizzato) era stato il sindaco di Carolei, Francesco Iannucci in una nota ai vertici dell’Asp di Cosenza lamentando l’incapacità degli "uffici preposti a dare alcuna risposta in merito". Grida disperate che nel corso delle ore si stanno levando da ogni angolo della provincia. Problemi nell’Alto Jonio (collocata nell’area geografica attualmente più colpita dall’infezione) con il Comune di Amendolara che ha comunicato sulla pagina social ufficiale la notizia del rinvio della seduta fissata per il weekend e destinata ai richiami sugli over 80. La decisione adottata dopo che l’Asp ha fatto sapere di non disporre di scorte sufficiente. Molti cittadini segnalano che rinvii sono in programma anche in altri comuni della fascia, da Trebisacce a Rocca Imperiale. Stessa angoscia si vede in altri centri dell’interno. Il governatore Spirlì ha preannunciato il raddoppio della fornitura per il 29 marzo (si dovrebbe passare dalle 21mila ricevute lunedì scorso alle 42-45mila di lunedì prossimo). Tutto questo mentre restano i problemi legati alle prenotazioni on line sulla piattaforma delle Poste italiane. Difficoltà legate al numero esiguo di sedi vaccinale che sono state finora caricate e al mancato allineamento del codice delle patologie tra Ministero e Regione.