Cosenza

Sabato 23 Novembre 2024

L’“Annunziata” di Cosenza al collasso, tocca all’Asp

L'ospedale Annunziata di Cosenza

Aspettano dal fronte e intanto combattono questa guerra con occhi fissi di muto smarrimento, pieni di riflessi di fiamme e di rovine in mezzo a reparti pieni di malati. L’“Annunziata” resta la roccaforte della sanità cosentina difesa da uomini stanchi, medici, infermieri e oss, sorretti solo dalla fede. Il capo del dipartimento Emergenza dell’ospedale, Pino Pasqua, racconta l’assedio: «Abbiamo 30 pazienti covid in Pronto soccorso, con ancora pochi posti nei reparti che abbiamo trasformato. Anche la terapia intensiva sta per essere riempita nonostante abbiamo portato la capacità a 19 posti. Di più non possiamo fare. Dobbiamo garantire l’assistenza anche alle altre patologie che non si fermano e rischiano di degenerare se non adeguatamente seguite. E, purtroppo, ciò che osserviamo in questa terza fase della pandemia ci preoccupa. Il virus è altamente diffusivo e l’accesso ai servizi assistenziali è cresciuto anche nelle fasce d’età più giovani». Statistiche alla mano, ieri, è stato aggiornato ancora il picco storico dei ricoveri con altri 13 nuovi ingressi (11 in reparto e 2 in Rianimazione). Proprio mentre il respiro dell’“Annunziata” si trasforma in affanno sotto l’assedio di un nemico sempre più forte, il commissario dell’Azienda sanitaria Vincenzo La Regina e il direttore sanitario Martino Rizzo varano il “Piano Marshall” per la tenuta dei servizi assistenziali del Cosentino con l’attivazione di nuovi posti letto negli ospedali della provincia. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

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