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Corigliano Rossano, il Tar "boccia" il sindaco: a scuola si torna in presenza

Il Tribunale amministrativo regionale della Calabria ha disposto la sospensione dell’ordinanza emessa dal sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, che impediva la didattica in presenza per la scuola dell’infanzia, la primaria e la prima classe di quella secondaria. Il presidente del Tar, con decreto monocratico, ha accolto il ricorso patrocinato dagli avvocati Nicola e Luca Candiano. Il presidente del Tar di Catanzaro Giancarlo Pennetti, nel suo provvedimento, richiama il decreto legge del 2 aprile scorso in cui si specifica che per vietare la didattica in presenza, sono necessari «casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica», proseguendo che la «ratio della disposizione è quella di sottrarre il più possibile l’attività didattica in presenza, anche nelle zone rosse, ad interventi sindacali contingibili ed urgenti posti in essere in assenza di emergenze in atto o di analoghi rischi, estremamente elevati, tutti in ogni caso inerenti la popolazione scolastica».

Quindi il presidente del Tar evidenzia che nel provvedimento del sindaco di Corigliano Rossano c'è «una illustrazione generale della situazione epidemica avulsa da un riscontro dell’effettiva, attuale presenza, nelle scuole in questione, di focolai o quanto meno di univoci elementi rivelatori di un rischio "estremamente elevato" del virus o di sue varianti 'nella popolazione scolastica. Ritenuto pertanto che la situazione della curva epidemica a livello comunale, così come esposta nella nota del Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza, appare inidonea a dare giuridico sostegno al provvedimento impugnato, fra l’altro adottato prima ancora che la riapertura delle scuole interessate in zona rossa divenisse operativa».

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