Mentre la Calabria entra in zona arancione, Mario Occhiuto ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. L'annuncio sul suo profilo fb: "Ho già disposto a decorrere da domani la sospensione di tutte le attività in presenza –nessuna esclusa, compreso l’uso dei laboratori– per tutti gli alunni all'interno delle scuole, statali e paritarie, di ogni ordine e grado nonché all’interno dei servizi socio educativi per la prima infanzia –fino a 36 mesi di età– pubblici e privati del Comune di Cosenza, con efficacia da domani 12 aprile fino a sabato 17 aprile 2021 incluso. Non ho mai chiuso le scuole durante questo periodo ma adesso la situazione è diventata ingestibile anche all’interno dei singoli istituti scolastici perché ci sono molti casi di studenti positivi in quasi tutte le classi. L’ospedale è al collasso e la gente è stanca e non rispetta più il distanziamento interpersonale. La zona arancione potrebbe peggiorare la situazione perché dà ancor di più la sensazione del 'liberi tutti' rispetto a prima. Il paradosso è che noi a Cosenza invece ci troviamo nel periodo peggiore dall’inizio della pandemia, sia rispetto alla diffusione del contagio che al numero dei posti letto a disposizione". Occhiuto continua: "la situazione è molto grave ed i dati del contagio superiori a tutto il resto della Calabria. Per questa ragione non solo ho chiuso le scuole ma provvederemo alla chiusura di alcune aree cittadine per evitare assembramenti, intensificheremo la sorveglianza davanti ai centri commerciali e gireranno le auto con gli altoparlanti per invitare i cittadini alla prudenza"
L'ordinanza
Il sindaco Mario Occhiuto, come preannunciato ieri sera, ha emanato un'ordinanza contingibile ed urgente con la quale ha disposto la sospensione di tutte le attività in presenza – nessuna esclusa, compreso l'uso dei laboratori – per tutti gli alunni che frequentano le scuole, statali e paritarie, di ogni ordine e grado, ivi compreso il Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio”, nonché all'interno dei servizi socio educativi per la prima infanzia – fino a 36 mesi di età – pubblici e privati del Comune di Cosenza, con efficacia a decorrere dal 12 aprile e sino al 17 aprile prossimo incluso. Nel suo provvedimento il sindaco ha ordinato, inoltre, l'adozione, da parte degli uffici comunali, di ogni ulteriore provvedimento necessario e concretamente idoneo ad assicurare ed anche ad implementare efficaci misure di sostegno per tutti gli alunni e le famiglie del territorio, anche al fine di consentire il mantenimento della relazione educativa e l'effettiva inclusione degli alunni portatori di disabilità e BES o DSA. L'ordinanza del sindaco Occhiuto prevede, inoltre, il divieto di assembramento nel tratto di via Roma, da Piazza XXV Luglio compresa e sino al Parco Remi (Emilio Morrone) compreso, e, inoltre, su Via Arabia, Piazza Scura e nell'area circostante la direzione dell'Azienda Sanitaria provinciale di viale degli Alimena e nel restante perimetro di via Tocci e parte di via Brenta. L'ordinanza del primo cittadino vieta, inoltre, l'erogazione dai distributori automatici di bevande e snack dalle ore 18,00 sino alle ore 5,00 del mattino successivo.
La motivazione
Il provvedimento del sindaco Occhiuto viene motivato con l'evidente crescita, negli ultimi sette giorni, evidenziata dall'analisi dei dati a livello regionale, del numero assoluto dei casi confermati di Covid-19 e del relativo aumento dell'incidenza per 100.000 abitanti che ha determinato un livello di saturazione del numero dei posti letto occupati in Area Medica e Terapia Intensiva dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza. Nel provvedimento si rileva, inoltre, il carattere di eccezionalità e straordinarietà, nella città di Cosenza, dei dati pandemici emersi negli ultimi giorni, rispetto alla media regionale, sia come numero di casi di contagio registrati, sia come ricoveri ospedalieri effettuati ed ancora da effettuarsi per insufficienza di posti letto, ed, inoltre, il rischio elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica. La ripresa della didattica in presenza negli istituti scolastici – si legge ancora nell'ordinanza – deve avvenire con gradualità e attenzione, alla luce dell'accertata diffusione delle varianti, tra cui quella, B.1.1.7. che manifesta un aumento cospicuo della trasmissibilità anche nelle fasce d'età under 18.