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Cariati, l'appello dalla Germania: riaprire l'ospedale "Vittorio Cosentino" chiuso da 10 anni

Giovanni Calabrò

Riaprire l’ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati, chiuso da dieci anni, anche per aiutare la sanità regionale a far fronte all’emergenza Coronavirus. L’appello arriva dalla comunità calabrese residente in Germania. “Siamo preoccupati per i nostri familiari che si trovano in Italia e abbiamo paura a rientrare, per fargli visita. Rivolgiamo il nostro appello alle istituzioni locali e al governo nazionale affinché si possa sbloccare questa grave situazione di disagio”, afferma Giovanni Calabrò, presidente dell’associazione calabrese “Azzurri di Fellbach”, Comune alle porte di Stoccarda. La storia dell’apertura dell’ospedale di Cariati è tornata alla ribalta della cronaca, a causa della crisi sanitaria in corso, nel territorio jonico cosentino. La questione, però, è al centro di petizioni, appelli e proteste da molto tempo, iniziata nel novembre dell’anno scorso, con l’occupazione di un’ala della struttura sanitaria cittadina, da parte di un presidio popolare di Cariati, condotto dal Movimento “Le Lampare”, assieme al comitato "Uniti nella Speranza", sostenuto da “ La Voce del Popolo”, Ricordiamo che la struttura cariatese, entrata in funzione nella primavera del 1978, serviva un ampio bacino di utenza comprendente il Basso Ionio cosentino, l’Alto Crotonese e il territorio della Sila Greca, poi chiusa con il piano di rientro, oltre dieci anni fa. Da allora Cariati e il suo hinterland è senza un ospedale, ma oggi più che mai si sente la mancanza di una realtà come questa, che potrebbe venire in soccorso alle altre strutture della zona, sotto pressione da mesi. In Calabria “la situazione è preoccupante ed è assurdo che ci sia un ospedale funzionante che non è utilizzato”, ribadisce Calabrò. I calabresi residenti nella zona di Stoccarda sono circa 10mila, di cui mille provengono proprio da Cariati.

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