Il problema delle carte d’identità e dell’ufficio anagrafe. Il personale, le risorse umane, i concorsi. E poi il patrimonio: immobiliare e quello dei tantissimi terreni. Con Franchino De Rango, assessore nominato da qualche mese, abbiamo approfondito questi aspetti. «Sa perché ho accettato, dopo tantissimi anni in Consiglio, il ruolo di assessore? Per costruire. Non per una scelta politica ma per passione e per dire apertamente ai cittadini che noi ci siamo. Il rapporto con la città deve essere fecondo ed ho deciso di fare ciò sin dalla precedente consiliatura, pur essendo stato eletto allora con l’opposizione. Manna era in difficoltà ed io decisi di aiutare la città», premette uno dei politici da più tempo impegnati a Rende. Subito due notizie: la prima è che, per risolvere il problema dei tempi di ottenimento delle carte d’identità, si è deciso di incrementare e potenziare la mobilità interna in quel settore. Poi, ancora più importante, la scelta di riaprire al pubblico l’ufficio al centro storico, nell’atrio di palazzo Magdalone. «Nelle prossime settimane riapriremo quelle porte», assicura De Rango dalla sua stanza, all’ultimo piano del palazzo municipale. «Non occorrerà neppure prenotarsi: tutti i cittadini, ogni giorno, potranno recarsi lì nel borgo antico, ed ottenere in tempi rapidissimi i documenti richiesti». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza