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Roghi avvelenati nel Cosentino, ma l’aria resta pulita

Positivi i riscontri dell’Arpacal sulle conseguenze dei misteriosi incendi in serie registrati la scorsa estate nel Cosentino. Buone notizie dalle verifiche sulle polveri sottili negli ultimi giorni nell’area urbana

Bollino verde sull’aria in città e nell’area urbana. Almeno per quanto riguarda le polveri sottili PM10 e a leggere i dati che raccontano gli ultimi giorni: giovedì, mercoledì e pure martedì valori abbondantemente sotto le soglie previste dalla legge. La situazione era leggermente differente lunedì, quando le due centraline dell’Arpacal attive nell’area urbana (nei pressi della Città dei ragazzi a Cosenza e nel cortile dello stabile ex Cud a Rende) hanno restituito dati non più verdi ma gialli, colore che indica valori di PM10 non più “buoni” ma solo “accettabili”. Stesso discorso, ma solo per Rende, domenica, quando invece a Cosenza la presenza di polveri sottili nell’area era ancora una volta giudicata buona.
Bollino verde anche nella settimana precedente, sempre per quanto riguarda le razioni di particelle PM10. Roghi maleodoranti L’Agenzia regionale per la protezione ambientale in Calabria ha passato al setaccio per settimane l’atmosfera riguardante i siti che nel corso dell’estate passata sono stati vittime di continui e strani incendi. Da Corigliano Rossano (nell'area di stoccaggio di rifiuti ingombranti in contrada Sant’Irene) a Cassano (alle porte della discarica di contrada “La Silva”) e San Giovanni in Fiore (all'interno della discarica sita in località Vetrano), sono stati giorni di fuoco ancora tutti da capire.

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