Il virus prosegue il suo cammino scorrendo nelle cavità carsiche delle nostre città e riemergendo all’improvviso negli ospedali dove la vita e la morte si sfiorano da settimane con assurda costanza. Altri cinque pazienti (in realtà sono quattro nuovi perché avevamo già anticipato la morte di una donna di Castrovillari nell’ospedale di Acri, venerdì sera) sono finiti nel registro degli assenti. Si sono arresi in ospedale, l’ultima frontiera che resta tra la speranza di sopravvivere al nemico e la disperazione di non farcela. Le ultime vittime del Covid sono un 73enne di Castrolibero morto in Rianimazione, un 75enne di Casali del Manco, spirato in pronto soccorso, un 89enne di Castiglione Cosentino, deceduto in Geriatria, e un 85 di Cosenza che si è spento nelle Malattie Infettive.
Significativa la manifestazione di ieri con Occhiuto, il presidente della Provincia, Iacucci e gran parte di sindaci del Cosentino schierati in difesa di un ospedale sotto assedio. «L’Ospedale Hub di Cosenza – ha sottolineato Occhiuto – dovrebbe avere 709 posti, mentre, invece, ne ha 450. In questi ultimi mesi 150 dei 450 posti letto sono stati adibiti a posti covid, anziché essere aggiuntivi, con il risultato che ci sono ammalati di altre patologie che oggi sono senza servizio sanitario. Abbiamo chiesto – ha aggiunto Occhiuto – di incrementare i posti letto per i reparti covid, ma non con posti sostitutivi. Devono essere posti aggiuntivi per come era stato previsto, così come devono essere aumentati i posti letto di terapia intensiva che dovevano essere garantiti e non sono stati realizzati in quest’anno».
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