Cosenza

Sabato 23 Novembre 2024

Cosenza, tamponi in vacanza: il virus ringrazia

Il pericolo resta questo virus arrogante, mutato, fluttuante, che in certi giorni sembra sfuggire, diventando letteralmente invisibile (il lunedì e, in genere, dopo le festività), trasparente, il nulla. Ma poi, all’improvviso, ritorna spavaldo, come se avesse nel petto una tempesta di fuoco, facendo ressa e accalcandosi ovunque, nelle città, nei borghi, nei quartieri, nelle case, nelle scuole, nelle corsie di ospedali. La trama di dolore e sofferenza, però, non ricomincia mai di lunedì perché il lunedì, nel Cosentino, è un giorno diverso, spensierato, da liberi tutti. Un giorno che offre l’illusione della “zona bianca”, che tutto sia, finalmente, finito e che la vita possa ripartire dal punto esatto in cui il morbo l’aveva strozzata. Una settimana fa l’Asp aveva dichiarato 23 casi, ma poi, il mondo libero si è ristretto nuovamente e dal martedì alla domenica ne sono stati contabilizzati ben 1.391. La storia non insegna nulla e sette giorni dopo riecco il copione “covid free” con un ulteriore ritocco algebrico e una flessione. Nel report di ieri sono stati caricati appena 11 nuovi positivi, quattro dei quali, però, finiti in ospedale (il numero dei letti occupati in area medica è salito a quota 216, mentre resta stabile a 23 quello dei pazienti intubati nelle terapie intensive). Dato che lascia intuire quanto sia complesso poter narrare la storia del nostro tempo anche alla luce del numero ballerino dei tamponi processati: nel bollettino di domenica ce n’erano 935, in quello di ieri appena 104 (anche se potrebbero in realtà essere molti di meno, considerato lo stop festivo dei laboratori). Il giorno senza numeri probabilmente è utilissimo a raffreddare una curva settimanale che resta incandescente e che ha proiettato quest’angolo della Calabria in una dimensione sconvolgente con un indice di contagiosità che galleggia sui 200 casi per 100mila abitanti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

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