I vaccini ai 18enni a Cariati, Graziano: "Ordinaria follia, ma i vaccini chi glieli ha dati?"
“Accadono quotidianamente cose esecrabili dalle nostre parti, di ordinaria follia, come se la pandemia non fosse una cosa seria, nonostante le vittime che in Calabria hanno superato il numero di mille unità e nonostante i cinquecento contagi al giorno”. Così inizia una nota del consigliere regionale della Calabria, l’onorevole Giuseppe Graziano, sulla somministrazione del vaccino Pfizer, durante il Vax Day di domenica scorsa 25 aprile 2021, contro il Covid-19, a sessanta studenti diciottenni prossimi a sostenere l’esame di maturità, appartenenti all’Istituto d’istruzione secondaria di Cariati, diretto dalla prof. Sara Giulia Aiello, pur non facente parte delle categorie prioritarie. “Si tengono a Cariati - prosegue la nota di Graziano - sedute vaccinali in esclusiva per diciottenni (ma i vaccini chi glieli ha dati?) mentre i fragili, gli accompagnatori e gli over 80, 70 e 60 ancora aspettano, sperando che nel frattempo non si ammalino per finire in terapia intensiva. C’è un ragazzo di Bocchigliero - conclude il parlamentare calabrese - che ha problemi seri e non riesce a vaccinarsi mentre vaccinano sessanta diciottenni sanissimi”. Anche “Le Lampare” intervengono su quest’argomento. “Come cittadini – affermano - oltre a chiedere subito chiarezza da parte delle autorità preposte. Una questione che ci chiarisce ancora una volta, del perché probabilmente la Calabria è ancora indietro nonostante siano stati attuati nella Regione ben tre piani vaccinali. Si faccia dunque velocemente chiarezza, nel rispetto di tutti i cittadini, sia per evitare un’inutile "guerra tra poveri", sia per giustizia nei confronti di chi sta lavorando con tanti sacrifici. È una questione importante – puntualizzano Le Lampare - anche per capire con che logica vengono stabilite "priorità" e "regole", legate alla campagna vaccinale, ma soprattutto bisogna subito fare chiarezza per continuare a ritmo serrato a chiedere attenzione sulla vertenza per la riapertura dell'Ospedale di Cariati, oggi più che mai”.