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Per frenare l'avanzata del covid l'Asp Cosenza arruola 176 sanitari

Il commissario Vincenzo La Regina ha firmato l’immissione di forze fresche nei ruoli sanitari

L’idea del risparmio applicata al sistema salute, secondo i principi del business globalizzato, si è tradotta in quasi undici anni di sofferenza e di una resistenza al covid non sempre adeguata. Reparti ridotti, piccoli ospedali cancellati, tagli indiscriminati di posti letto, rinuncia a medici e infermieri. E proprio la carenza cronica di personale medico e paramedico non ha consentito di mantenere sani e forti gli ospedali sopravvissuti alle sforbiciate in questi mesi di grande pressione.

Del resto, l’offerta sanitaria è stata sempre ancorata ai numeri. Cifre che non tornano mai, soprattutto, in quei reparti dove l’emergenza covid è più evidente con una difficile gestione dei malati per mancanza di personale. Fino a ieri servivano medici e, soprattutto, infermieri e operatori socio-sanitari. Figure indispensabili per il funzionamento della rete degli ospedali spoke del Cosentino.

Poi, in serata, l’annuncio affidato a un comunicato sintetico con cui l’Asp ufficializza la chiamata alle armi. E’ l’effetto domino degli annunci di Longo e Spirlì nell’ultimo consiglio regionale e del pressing dei consiglieri Carlo Guccione e Graziano Di Natale (senza contare il presidio delle associazioni nella sede di via Alimena, rimosso ieri, subito dopo l’annuncio). Il commissario Vincenzo La Regina ha firmato l’immissione di forze fresche nei ruoli sanitari. Tra nuove assunzioni e proroghe di rapporti già in corso, l’Azienda sottoscriverà 176 contratti, compresi anche 8 con medici liberi professionisti in pensione.

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