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Sanità Cosenza, sindacati: Annunziata in grave sofferenza

L'ospedale Annunziata di Cosenza

Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fials ed i componenti della Rsu dell’Azienda ospedaliera di Cosenza hanno convocato per giorno 5 maggio 2021 dalle ore 13 alle ore 150 l’assemblea sit-in del personale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza per discutere della difficile situazione in cui versa l’Annunziata che non riesce in questo particolare momento di forte recrudescenza della Pandemia da covid -19 a reggere l’urto della nuova ondata del virus. «La carenza di personale, accresciuta negli anni per il blocco del turn-over, oggi sta portando - si legge nella nota a firma di Teodora Gagliardi – FP Cgil Cosenza, Pierpaolo Lanciano – Cisl FP, Susanna De Marco - Uil Fpl Cosenza, Antonio Caccuri – Fials  - al collasso l’intero sistema e mettendo a dura prova i lavoratori, stremati da turni di lavoro massacranti che rendono difficili sostituzioni, turnazioni, ferie e malattie. Tra le varie unità operative in sofferenza, il Pronto soccorso dell’Annunziata vive ormai da mesi una situazione di perenne emergenza, così come le Malattie infettive e la Terapia intensiva e sub-intensiva». L’assemblea sit-in si terrà davanti l’ingresso principale dell’azienda ospedaliera e sarà contingentato nel rispetto della normativa anti-covid.

«Siamo in piazza - si legge invece in una nota della Rsu dell'Azienda ospedaliera di Cosenza - per gridare a gran voce che la salute dei Cosentini passa anche e soprattutto dalle assunzioni di personale. La carenza di personale sanitario nelle corsie ospedaliere di Cosenza rischia di subire una ulteriore brusca accelerazione. Il personale è insufficiente e le carenze di organico non fanno altro che aumentare la pressione su Infermieri, Oss e personale amministrativo impegnati tutti i giorni nella lotta alle mille urgenze e al virus». Tony Barletta Rsu e componente segreteria Aziendale della Fials (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità) conferma tali criticità «a cui nessuno sembra dare risposta», e chiede all’Azienda ospedaliera di Cosenza di »avviare una necessaria e doverosa inversione di rotta: dove sono le assunzioni di personale? Quando si espletano le fasi finali dell’agognato concorso per Oss di Cosenza? Dove sono finiti i fondi covid stanziati dalla Regione Calabria per l’assunzione di personale?» La Fials aziendale, insiste Barletta, ricorda che «dal 2016 ad oggi oltre 220 Infermieri e Coordinatori Infermieristici sono andati in pensione, ne sono state assunti circa 100 tra nuove assunzioni e stabilizzazioni, ai sensi del Decreto n75, fra gli Oss, Ota, Puericultrici e Infermieri generici sono andati in pensione oltre 60 persone e assunte meno di 30, stesso rapporto riguarda Tecnici di laboratorio e Tecnici Sanitari di Radiologia medica». Pamela Bevacqua Rsu-Cgil ribadisce che «la carenza di personale accresciuta negli anni dal blocco del turn-over, sta portando oggi al collasso l’intero sistema sanitario mettendo a dura prova noi lavoratrici e lavoratori, stremati da turni di lavoro massacranti che rendono difficili sostituzioni funzionali e ferie. La riduzione dei riposi - continua Bevacqua - e gli orari prolungati possono creare stress agli operatori, un incremento di eventi avversi con conseguente rischio clinico per i pazienti, ed è per questo che chiediamo di intervenire tempestivamente con azioni forti e decise che mirano a un’organizzazione del personale basata su un’assistenza di qualità ed efficienza nel rispetto totale dei pazienti». La Uil Fp con la voce di Luciana Ianni Rsu aziendale chiede «parole chiare e senza equivoci da parte del Commissario della Sanità Calabrese Guido Longo, che si assuma le responsabilità per cui è stato scelto, la stessa Ianni si chiede che fine hanno fatto tutte le promesse date dal Managemen Aziendale? il problema è solo al Dipartimento o è da imputare a tutta la gestione Aziendale? a nulla, continua Ianni, sono servite quelle pochissime assunzione fatte finora, la carenza atavica di infermieri c’è da secoli e la pandemia ne ha evidenziato i contorni». Alessio Rsu Cisl Azienda ospedaliera di Cosenza chiede «maggiore efficienza da parte dell’Azienda ospedaliera di Cosenza affinché si assuma personale, vengano stabilizzati i precari cosi come previsto dalla legge 61 del 2019 e Smi, si mettano in campo tutte le azioni possibili per l’erogazione di fondi spendibili per la carenza di strutture ed apparecchiature elettromedicali e tecnologiche affinché si elimini il divario dell’emigrazione sanitaria; inoltre - prosegue il componente CislL - gridiamo a gran voce il rispetto dei Lea e dei Lep, che come ben sapete siamo in ultima posizione».

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