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Terme Luigiane al buio dopo il bando-fantasma

Il Comitato dei lavoratori accusa Acquappesa e Guardia

Il presidente Spirlì incontra i lavoratori delle Terme Luigiane

«La montagna, dopo anni di studi, ha partorito un topolino e il bando, come per magia, è diventato un misero “avviso esplorativo pubblico” finalizzato ad individuare soggetti interessati a formulare manifestazioni d’interesse per la gestione. In parole semplici i Comuni, essendosi resi conto ancora una volta di non essere in grado di fare alcun bando, hanno preferito chiedere in giro chi fosse interessato». Il Comitato dei lavoratori delle Terme Luigiane fa poi presente che «il prezzo richiesto è assolutamente fuori mercato (e siamo disponibili a dimostrarlo). Le dimensioni dello stabilimento San Francesco poi non sono assolutamente tali da rendere economicamente sostenibile un’attività di impresa. Senza tralasciare che lo stesso necessita (visto che tutti gli impianti sono stati da noi smontati su esplicita richiesta dei sindaci) di qualche milione di euro di attrezzature varie». Per i lavoratori l’operazione (se condotta legalmente) non sta in piedi. Si esprimono quindi dubbi e perplessità.

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