L’onda del Covid si ritira lasciandosi alle spalle una scia cupa, imprevedibile, inattesa. Nel momento del ritorno a una approssimativa normalità il Cosentino viene sorpreso da una fiammata di contagi che in 24 ore ha spezzato quel declino definito nelle ultime settimane.
Bollettino
Il Cosentino trema di fronte al pericolo che l’epidemia possa rianimarsi dopo aver creduto d’averla definitivamente allontanata. Ieri, il graffio del virus con 93 casi in un giorno solo, distillati attraverso la lavorazione di 694 tamponi, con un tasso di positività che è risalito al 13,4%. Ciò che continua a preoccupare è quel soffio caldo e malato che risale dall’ospedale. Un soffio che mette ansia con un numero di morti che non si ferma. Anche ieri altri tre decessi, tutte donne e tutte in Rianimazione. Si tratta di una 54enne di Amantea, di una 59enne di Celico e di una 66enne di Guardia Piemontese. Certo, i decessi rappresentano la storia dell’epidemia, conseguenze di lunghe settimane con ospedali sotto pressione. Ma nonostante i recenti progressi, e una curva del contagio in rapido raffreddamento, la letalità continua ad essere un parametro vivo dentro diagrammi in fase di compressione.
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