Ci sarebbero dei sospettati per il ferimento di Giuseppe Campolongo, 32enne cassanese, gambizzato mercoledì sera in zona Cappuccini. La svolta sarebbe arrivata nelle ultime ore e i Carabinieri della Tenenza di Cassano avrebbero ricostruito tutte le fasi del ferimento avvenuto alle porte del centro storico cassanese la sera della festa della Repubblica. Tanto che i magistrati della Procura di Castrovillari avrebbe iscritto tre persone nel registro degli indagati. La dinamica, intanto, pare essere chiara: prima lo screzio, poi l’appuntamento in zona Cappuccini per le 21,30 – con tanto di screzio via social a colpi “storie” Facebook – per il duello rusticano finito, però, a pistolettate. Poi la fuga per mettersi in salvo dileguandosi nel centro storico dopo aver lanciato l’avvertimento al rivale. Dopo la ricostruzione dei fatti, sono scattati i primi riscontri e i relativi interrogatori. E se poco o nulla era emerso dall’escussione di Campolongo, che s’era dimostrato poco collaborativo, una serie di elementi utili erano emersi, invece, dalle telecamere del sistema di sorveglianza cittadino che aveva permesso ai militari cassanesi di arrivare ad individuare persino il modello di auto dalla quale sarebbero partiti i colpi di pistola indirizzati alle gambe di Campolongo colpito, con un solo proiettile, alla caviglia. Ieri, dunque, davanti agli uomini del Capitano Cesare Calascibetta – che comanda la Compagnia di Corigliano alla quale la Tenenza cassanese afferisce – sono sfilati testimoni e sospettati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza