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Fuscaldo, uccise il vicino di casa per rancore accumulato

Geppino Ramundo è stato condannato a 17 anni di carcere. Motivata la sentenza

«Rancore accumulato». Così i giudici della Corte di Assise di Cosenza hanno motivato, in quasi cinquanta pagine, la condanna a 17 anni di carcere di Geppino Ramundo. Il 62enne di Fuscaldo è accusato di aver ammazzato, nel luglio del 2019 , il vicino di casa Giuseppe Ramundo, promotore finanziario di 53 anni. Lo scorso mese di aprile, il presidente della Corte Paola Lucente nel primo pomeriggio aveva emesso una sentenza di condanna nei confronti dell’ex bidello, escludendo le circostanze aggravanti dei futili motivi e riconoscendo, invece, le attenuanti generiche. Secondo l’accusa (rappresentata dal pm della Procura di Paola Teresa Valeria Grieco) tra l’imputato e la vittima esistevano da anni rapporti molto tesi con frequenti litigi provocati da questioni legate ai terreni confinanti. E, infatti, nelle motivazioni la Corte d’Assise ricostruisce i dissapori tra i due: «È innegabile che il reato sia frutto di un sentimento di rancore accumulato, dovute alle continue denunce della vittima e ai suoi atteggiamenti denigratori, evincibili anche dai racconti in carcere alla figlia, che l’imputato ha evidentemente percepito come ingiusti».

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