Nella serata di ieri, a seguito di serrate ed articolate indagini svolte congiuntamente dagli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, da Militari della Stazione Carabinieri di Cariati e dai colleghi del Commissariato di P.S. di Corigliano Rossano, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto due cittadini di nazionalità russa, D.A. classe 1985 e V.V. classe 1974, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In particolare da quanto ricostruito dagli inquirenti, i due sarebbero stati gli skipper della barca a vela di circa quindici metri che nella mattinata di ieri è spiaggiata sulle coste cariatesi e dalla quale sono sbarcati oltre cinquanta cittadini iracheni ed iraniani, verosimilmente di etnia curda, tra cui anche una donna con il proprio figlio di appena cinque anni. Lo sbarco avvenuto intorno alle ore 8 era stato notato da alcuni cittadini che in quel momento si trovavano vicino all’area portuale e che immediatamente hanno dato l’allarme al numero di emergenza 112; da subito Militari dell’Arma si sono prodigati al fine di evitare che i migranti si disperdessero tra le vie del paese e, grazie all’immediato supporto di altro personale dell’Arma dei Carabinieri nonché del Commissariato di P.S. di Corigliano Rossano unitamente ai soccorritori del 118 e personale del Comune di Cariati, venivano prestate le prime necessarie cure del caso. Poco dopo il verificarsi dei fatti, già alcuni cittadini che avevano assistito allo sbarco, hanno fornito alle forze dell’ordine alcuni elementi in ordine a quelli che sin da subito erano apparsi essere i cd. “scafisti” per cui immediatamente venivano diramate le ricerche. Gli ulteriori accertamenti, esperiti da personale della Squadra Mobile di Cosenza, permettevano di costruire altresì una serie di importanti e fondamentali elementi inerenti non solo le modalità della traversata da parte dei citati migranti, bensì anche in relazione alla descrizione puntuale di coloro che avevano provveduto ad accompagnarli nella difficile navigazione. Tali elementi, supportati dalle dichiarazioni delle persone informate sui fatti consentivano l’individuazione di due cittadini russi che nel frattempo avevano fatto perdere le loro tracce ed avevano cercato di contattare un servizio taxi per allontanarsi dalla Calabria: gli uomini dell’Arma dopo serrate ricerche li individuavano lungo una via centrale di Cariati e, dopo averli sottoposti ad identificazione, provvedevano ad unire tutti gli elementi d’indagine sino a quel momento sviluppati. A ciò si aggiungeva il riconoscimento di alcuni cittadini stranieri sbarcati per cui nella prima serata di ieri gli uomini della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri sottoponevano i due cittadini russi al fermo di indiziato di delitto, e su disposizione della competente autorità giudiziaria, al termine delle formalità di rito venivano tradotti presso la casa circondariale di Castrovillari. Il risultato operativo è stato raggiunto grazie alla tempestività e dalle capacità investigative di tutti gli uomini delle forze dell’ordine nonché grazie alla collaborazione della cittadinanza che, anche in questo caso, è stata certamente preziosa.